Don’t Look Up – La recensione del film Netflix con Leonardo DiCaprio, Jennifer Lawrence e Meryl Streep

Seguici anche su:
Pin Share

Di Simone Fabriziani

La laureanda in astronomia Kate Dibiasky (Jennifer Lawrence) e il professor Randall Mindy (Leonardo DiCaprio) fanno una straordinaria scoperta: una cometa in orbita all’interno del sistema solare. Il primo problema è che si trova in rotta di collisione con la Terra. E l’altro? La cosa non sembra interessare a nessuno. A quanto pare, avvisare l’umanità di una minaccia delle dimensioni del monte Everest rappresenta un evento scomodo da affrontare. Con l’aiuto del dottor Oglethorpe (Rob Morgan), Kate e Randall partono per un tour mediatico che li porta dall’ufficio dell’indifferente presidente Orlean (Meryl Streep) e del suo servile figlio nonché capo di gabinetto Jason (Jonah Hill), fino alla stazione di The Daily Rip, un vivace programma del mattino condotto da Brie (Cate Blanchett) e Jack (Tyler Perry). A sei mesi dall’impatto della cometa, gestire continuamente le cronache e catturare l’attenzione del pubblico ossessionato dai social media prima che sia troppo tardi risulta essere un’impresa incredibilmente comica. Cosa spingerà il mondo intero a guardare in alto?

In sale selezionate italiane a partire dall’8 dicembre e su Netflix da venerdì 24 dicembre, Don’t Look Up è il nuovo film scritto e diretto dal premio Oscar Adam McKay, assurto ad autore cinematografico di nota dopo il “cambio di marcia” da commedia tout court a satira corrosiva con gli ottimi La grande scommessa e Vice – L’uomo nell’ombra, due tra le invettive per grande schermo più grintose, coraggiose ed originali degli ultimi anni contro lo status quo degli Usa. Dove si colloca allora Don’t Look Up?

Perché vedere Don’t Look Up

Nella sua satira apocalittica, Adam McKay non risparmia nessuno, neanche se stesso. Troppo distante dai suoi più recenti, e forse più quadrati, La grande scommessa e Vice -L’uomo nell’ombra, Don’t Look Up fa tre passi indietro e ritorna alle origini artistiche del cineasta americano, ai successi di cassetta come Anchorman, Fratellastri a 40 anni e Ricky Bobby, in una commedia nerissima che non lascia scampo alcuno alla sottigliezza. Nell’esilarante disaster movie di McKay, non c’è posto per la sottigliezza nella scrittura, per la sagacia e per la precisione satirica con la quale il regista e sceneggiatore Usa aveva “colpito” prima il sistema finanziario statunitense in The Big Short (Oscar alla sceneggiatura adattata) e poi l’amministrazione Bush jr. in Vice – L’uomo nell’ombra, tutti i suoi ottimi interpreti si prestano al gioco del countdown alla fine del mondo nell’era dei social media, causato dall’arrivo inevitabile di una cometa nefasta che in circa sei mesi distruggerà con il suo impatto l’intera popolazione del pianeta Terra.

Satira pessimistica e al contempo irresistibilmente divertente, Don’t Look Up è coadiuvato (e forse salvato in extremis) da un ensemble cast di pesi massimi, tutti deliziosamente in stato di grazia: non vi bastano Leonardo DiCaprio, Jennifer Lawrence, Meryl Streep, Jonah Hill, Mark Rylance, Cate Blanchett, Timothée Chalamet e Ariana Grande?

Perché non vedere Don’t Look Up


Perché il nuovo film scritto e diretto da Adam McKay si spoglia di tutti gli orpelli che avevano fatto grandi i titoli più “impegnati” come Vice e La grande scommessa, lascia intatta la vena corrosiva ma vira decisamente verso la commedia pura e dura, senza troppe velature, escamotage narrativi, sottotesti socio-politici illuminanti ad inediti. Don’t Look Up è un’opera cinematografica dalla comicità talvolta talmente in your face che lo spettatore più smaliziato si chiederà come è possibile che lo stesso autore di Vice e The Big Short abbia fatto quello che all’apparenza appare più come un passo indietro nella qualità del prodotto finito e confezionato, quando invece potrebbe già essere considerato a pieni voti il vero e proprio “capolavoro” di Adam McKay, inteso come opera più rappresentativa ed emblematica del suo creatore, nel bene e nel male e non necessariamente la sua migliore in assoluto, con buona pace del relativismo della critica cinematografica contemporanea, ovvero il film che forse ad oggi meglio racchiude le ambizioni e le aspirazioni di una carriera ancora in fluida trasformazione.
Non chiamatelo “film minore”, nonostante tutto.

Don’t Look Up debutta su Netflix per tutti gli abbonati a partire da venerdì 24 dicembre

VOTO: ★★★


Pubblicato

in

da