Jungle Cruise – La recensione del film Disney con Emily Blunt e The Rock

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Di Dario Ghezzi

In Inghilterra, mentre in Europa impazza la I Guerra Mondiale, la ribelle Lily entra in possesso di un prezioso cimelio, trafugandolo di nascosto. Lily, col fratello MacGregor, parte così per il Rio delle Amazzoni con l’intento di navigarlo e trovare un misterioso albero con dei fiori “magici” che la donna vorrebbe studiare per estrarne un siero contro le malattie. In questa impresa sarà guidata dal burbero Frank, una sorta di guida turistica che vive di espedienti ma che sembra nascondere qualcosa sul suo passato. In tutto questo, i tre dovranno vedersela con dei rivali inaspettati e soprannaturali.

Questa è la trama di Jungle Cruise, diretto  da  Jaume  Collet Serra  e  interpretato  da  Dwayne  Johnson,  Emily  Blunt,  Edgar Ramirez  e  Jack Whitehall,  con  cammei di Jesse  Plemons  e  Paul  Giamatti. Jungle Cruise è un vero e proprio road movie, un action movie che strizza l’occhio ad altri capisaldi del genere e dove troviamo una donna come vera e propria protagonista capace di fare il verso a Indiana Jones.  Emily Blunt, nel film, dimostra di riuscire a calzare qualsiasi ruolo venga chiamata a interpretare e il ruolo dell’indomita eroina sembra esserle cucito addosso. Dwayne Johnson è un “Virgilio” tutto muscoli e rudezza, la cui mascolinità, tuttavia, non incalza assolutamente il ruolo della donna nel film. Divertente è anche l’interpretazione di Paul Giamatti, interprete di MacGregor, il fratello eccentrico di Lily. 

Jungle Cruise è un film scorrevole, adatto alle famiglie e la cui storia trae spunto da una attrazione presente nel parco di divertimenti Disneyland fin dagli esordi. Ad un uso congruo della CGI (come nella ricostruzione del comprimario Proxima, il giaguaro di Frank) fa da contraltare anche l’utilizzo di una vera e propria imbarcazione funzionante, La Quila. 

Accurata la ricercatezza nel ricreare i costumi, da quelli dei conquistadores fino a quelli degli abitanti locali. Impeccabile la fotografia che incalza sul voler ricostruire l’atmosfera soleggiata dell’Amazzonia.

VOTO: ★★★


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