Di Simone Fabriziani
Al quinto capitolo della saga animata forse più remunerativa degli ultimi quindici anni (e la 20th Century Fox stappa per l’ennesima volta lo champagne) cosa rimane delle genuine risate e sorrisi che avevano contraddistinto i capitoli precedenti (anche se, diciamoci la verità, il precedente film della serie iniziava a mostrare le prime, ripetitive crepe)?
Rimane ben poco ad essere sinceri; nonostante l’impressionante evoluzione della’animazione digitale e il proliferare, capitolo dopo capitolo, di simpatici personaggi secondari che vanno ad arricchire la già ben nutrita galleria di protagonisti, il cuore del divertimento risiede ancora ed ancora sule spalle di un solo, insignificante esserino preistorico dal successo planetario da 14 anni a questa parte: Scrat e le disavventure con la proverbiale ghianda!
Degni della migliore slapstick comedy della tradizione americana del passato, gli irresistibili siparietti di Scrat e la sua ghianda strappano ancora più di un sincero ed accorato sorriso nello spettatore di qualunque età; difficile ormai immaginare una nuova avventura per Sid, Manfred, Diego &Co. senza l’intervallo sacrosanto dello scoiattolo più celebre della storia del cinema d’animazione recente.
E questo vale anche di fronte ad una pioggia di meteoriti che minaccia di distruggere l’ecosistema preistorico stabilito e che metterà in marcia più di un personaggio per scoprire come cessare l’azione disastrosa delle rocce che vengono dallo spazio. C’entrerà qualcosa Scrat per caso?
Divertirà moltissimo, ovviamente, i più piccini e gli affezionati ai vecchi e nuovi protagonisti della saga animata realizzata dalla Blue Sky Animation Studios.
VOTO: 2/5