Non così vicino – La recensione del remake con Tom Hanks

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Di Simone Fabriziani

Dopo la morte della moglie, Otto, un sessantenne scorbutico e cocciuto, è costretto a lasciare il lavoro che ha svolto per quasi quarant’anni e per questo comincia a pensare di farla finita. Ogni suo tentativo di uccidersi, però, viene sventato o mandato a monte dalle intromissioni dei suoi nuovi vicini, esuberanti e chiassosi, con cui poco per volta finisce per fare amicizia. Remake in salsa statunitense dello scandivano Mr.Ove di Hannes Holm (2015), Non così vicino è il nuovo lungometraggio diretto da Marc Forster con un inedito ed irresisitibile Tom Hanks.

Facciamo un paio di passi indietro per ricordare l’origine letteraria di Non così vicino. Il film svedese scritto e diretto da Hannes Holm nel 2015 è il libero adattamento del romanzo “L’uomo che metteva in ordine il mondo” di Fredrick Backman; il successo della pellicola scandinava ebbe eco in tutto il mondo tanto che nel 2017 ricevette ben due candidature all’Oscar: miglior film internazionale e miglior trucco ed acconciatura. Un successo che convinse Sony Pictures ad annunciare un remake all’americana con protagonista il premio Oscar Tom Hanks, nel burbero ruolo che fu in Svezia di Rolf Lassgard.  Il risultato, affidato alla regia del versatile Marc Forster (era lui l’uomo dietro alla macchina da presa de Il cacciatore di aquiloni, Neverland e Quantum of Solace) è una trasposizione gentile e genuinamente commovente, che non cancella di certo struttura e personaggi della pellicola originaria, ma ne implementa tematiche ed emozioni in un contesto tutto americano.

A funzionare maggiormente, difatti, non è nemmeno la sceneggiatura adattata curata da David Magee, bensì l’azzeccatissimo comparto interpretativo, al cui culmine svettano le ottime performance di Tom Hanks e della messicana Mariana Treviño. Il primo, nei panni dell’asociale e burbero Otto, si diverte a giocare in sottrazione e a ribaltare ancora una volta la sua figura di everyman del cinema americano contemporaneo; la seconda invece, character actress messicana che qui veste i panni della vulcanica vicina Marisol, ruba letteralmente la scena al veterano premio Oscar facendo da ideale contraltare alla cocciutaggine del protagonista maschile.

In un remake in cui vengono esaltati valori come la redenzione, l’amicizia e il profondo senso della comunità particolarmente radicato nella società statunitense di ieri e di oggi, Non così vicino riesce a sfruttare nel miglior modo possibile tutto il materiale emotivo di Mr.Ove confezionando una nuova versione in grado di saper dialogare con alcuni dei temi di attualità più scottanti della società occidentale. 
Un collante tenuto assieme da un discreto Tom Hanks, che nei panni dello scostante Otto dona al suo personaggio la giusta fragilità e durezza, lavorando agli antipodi rispetto al bonario e virtuoso uomo comune che da sempre lo ha portato alla celebrità globale. Una carta vincente che Marc Forster utilizza in stretta collaborazione con il suo attore protagonista, restituendo ad un nuovo pubblico di spettatori in parte ignari del romanzo e del film che lo hanno ispirato, un ritratto cinematografico di straordinaria umanità che sembra avvicinarsi a quella del letterario Ebenezer Scrooge o dell’indimenticabile Kanji Watanabe del Vivere di Akira Kurosawa.

Non così vicino arriva nelle sale italiane con Sony e Warner Bros Pictures Italia a partire da giovedì 16 febbraio

VOTO: ★★★


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