Poveri ma ricchi – La recensione

Seguici anche su:
Pin Share
Di Emanuele Paglialonga
Arriva in sala in 400
copie distribuito da Warner Bros
Poveri
ma Ricchi
, decimo lungometraggio di Fausto Brizzi, remake della commedia
campione d’incassi in Francia
Les Tuche.
Protagonisti del film Christian De Sica e Enrico Brignano, coadiuvati da Lucia
Ocone, Lodovica Comello, Anna Mazzamauro e Ubaldo Pantani.

La storia è quella di
una spiantata e burina famiglia laziale, i Tucci, con marito mozzarellaro (De
Sica) , moglie casalinga (Ocone), cognato a carico (Brignano) e suocera patita
di serie televisive (Mazzamauro). C’è povertà ma anche armonia: preparano e
friggono montagne di supplì che mangiano tutti insieme la sera davanti al
televisore. A cambiare radicalmente le loro esistenze ci pensa una stellare
vincita al lotto di 100 milioni di euro, con la combinazione delle date di
nascita di Papa Francesco e Al Bano. Per loro si aprirà un dilemma: mantenere
nascosta la vincita o entrare a far parte dell’alta società?

E’ un film di prime
volte, come sottolinea lo stesso Brizzi nelle note di regia: il suo primo film
comico dopo tante commedie sentimentali, il suo primo film con Brignano e De
Sica, il suo primo remake, il suo primo film girato in gran parte a Milano, la
sua prima collaborazione con un musicista esordiente, Francesco Gabbani,
vincitore dell’ultimo Sanremo Giovani, che ha fatto un lavoro davvero niente
male.



E davvero  niente male Poveri ma Ricchi: dopo diversi film sciapi, il regista di Ex e Notte Prima Degli Esami è tornato
in auge con una commedia divertente, con un cast di cavalli di razza
splendidamente orchestrato dove ognuno porta a casa le sue risate, a partire da
un De Sica mattatore fino a arrivare a un ottimo Ubaldo Pantani (uno degli
imitatori, assieme a Lucia Ocone, delle ultime edizioni di Quelli che il
calcio).
L’uscita è prevista per Giovedì 15 Dicembre, i rivali molti (da Rogue
One a Tim Burton con Miss Peregrine),
fino ai tanti, troppi, prodotti italiani: in attesa di scoprire come sarà il Natale a Londra di Volfango de Biasi con
Lillo & Greg e Nino Frassica, si può affermare senza ombra di dubbio che
questa finora è la miglior commedia italiana del Natale 2016. Vince anche a
mani basse in realtà, se si esclude Boldi, ormai inclassificabile, il pessimo Non c’è più religione di Luca Miniero e
l’orripilante, agghiacciante Fuga da
Reuma Park
di e con Aldo Giovanni e Giacomo.
Unica nota dolente che
non fa gioire del tutto perlomeno l’autore di questa recensione: è mai
possibile che per fare una commedia riuscita e che faccia ridere si vada sempre
a scopiazzare dalla Francia? Imparate la lezione di Perfetti Sconosciuti
Ciononostante, glielo
si perdona: per il Natale 2016, #teamBrizzi.  

VOTO: 7/10


Pubblicato

in

da