Di Massimo Vozza
Con questo nuovo titolo diretto da David F. Sandberg, la DC Entertainment prende al suono di una sola parola, per la prima volta coerentemente e senza sbavature, una direzione diversa, più leggera e votata all’intrattenimento (di qualità): quella parola è Shazam!
La storia dell’orfano Billy Batson (Asher Angel), che acquisisce la capacità di trasformarsi in un supereroe poiché scelto da un mago come suo campione, a differenza di quella confusionaria di Justice League (e in parte anche diversamente da quella di Aquaman), si presta perfettamente allo smorzamento di toni cupi ricercato in casa Warner Bros. negli ultimi anni: la centralità di un valido cast di giovani attori e i temi affrontati quali la famiglia e la crescita, avvicinano il titolo a quella serie di film anni ’80/’90 che hanno accompagnato svariati pomeriggi in sala e davanti alla tv dei giovani di tutto il mondo; il risultato di questo film riesci quindi a far presa sia sulle vecchie generazioni che le nuove. Shazam! però non è l’ennesimo gioco di citazioni e rimandi, ma un prodotto originale seppur non proprio innovativo, capace di bilanciare il percorso interiore del protagonista e la comicità ogni volta esilarante, anche quando più scontata, e perfino coraggiosa nel prendere un po’ in giro alcuni cliché di altri film della medesima produzione. Inaspettatamente poi vengono rimandate il più possibile le sequenze di azione (oltre la metà film), spettacolari l’indispensabile e meno kitsch delle medesime presenti in altri titoli dell’universo in questione.
Mattatore assoluto, Zachary Levi (protagonista della serie Chuck e di recente aggiunta al cast di The Marvelous Mrs. Maisel) convince nel ruolo dell’alter ego di Billy soprattutto nelle scene più esilaranti, tra la scoperta dei propri poteri e il vivere la contraddizione di un adolescente che abita nel corpo di un uomo adulto con superpoteri. Nota un po’ dolente è il Dottor Sivana, villain interpretato da Mark Strong, che nonostante abbia non poco spazio dedicatogli all’interno del film, non decolla mai totalmente, forse in virtù dei valori eccessivamente ed esclusivamente negativi dei quali si fa portavoce, gli opposti dei giovani protagonisti che però fortunatamente scampano a una caratterizzazione piatta. Shazam! insomma è una scommessa vinta, seppur non ad alto rischio, capace di veicolare buoni sentimenti senza mai annoiare (nonostante la lunghezza di oltre due ore). Per quanto il messaggio non sia così nuovo, la DC per la prima volta ci ricorda che chiunque, e non solo le divinità, gli alieni e i ricchi playboy, ha un eroe dentro di sé e può trovare la maniera per tirarlo fuori: di questi tempi non mi sembra affatto poco.
VOTO: 7,5/10