Di Simone Fabriziani
Diretto da Mike Mitchell e scritto a quattro mani dalla coppia Christopher Miller e Phil Lord (autori della ispirata regia del primo capitolo), The Lego Movie 2: Una nuova avventura si aggancia alla perfezione agli eventi narrativi del film del 2014, riprendendo le fila del discorso esattamente dove eravamo rimasti; la combriccola di eroi formata da Emmet (Chris Pratt), Lucy (Elizabeth Banks) e Batman (Will Arnett) dovrà vedersela con i Duplo, lotta parallela che si consuma però anche nella vita reale, quella raccontata in una bolla narrativa dalla rivalità tra un fratello più grande, una sorella più piccola e le infinite possibilità dell’immaginazione e la creatività dell’infanzia con le costruzioni Lego tra le mani. Ad opporsi ai litigiosi contrappunti dei ragazzi, la figura paterna di Will Ferrell (presente già film precedente, anche nella voce del Presidente Business) e figura materna di Maya Rudolph, tra le new entry del cast.
Sebbene sostanzialmente inferiore al primo capitolo, l’ironia della coppia Miller e Lord rimane intatta anche in The Lego Movie 2: Una nuova avventura, catapultando il pubblico dei più piccini verso universi infinite quantità di nuovi personaggi e contasti da fare invidia alla più recenti saghe cinematografiche animate, mentre il pubblico più adulto e meno smaliziato sorriderà di fronte alle citazioni della cultura pop presenti in abbondanza.
Il maggior punto di forza di The Lego Movie 2: Una nuova avventura è., tra le altre cose, proprio il divario (ma poi tramutatosi in ponte) tra infanzia e adolescenza, tra ode alla creatività sfrenata dei primi anni della giovinezza e la disillusione dell’entrata nell’età adulta; un processo di crescita che non solo investe il rapporto tra fratello e sorella nel contesto del gioco, ma anche i protagonisti del film d’animazione, questa volta faccia a faccia con i propri fantasmi del futuro in maniera del tutto inaspettata.
VOTO: 6,5/10