Di Simone Fabriziani
Ci voleva il ritorno alla forma del regista e sceneggiatore Shane Black a rivitalizzare non soltanto un genere, ma a rafforzare anche e soprattutto la carriera dei due protagonisti di questo strepitoso omaggio all’intrinseco rapporto tra cinema d’azione ed inchiesta degli Anni 70 e la “buddy comedy”, da sempre cifra stilista di Black, sin dai suoi gloriosi esordi nella scrittura cinematografica con la creazione della saga d’azione che ha riscritto il genere negli Anni 90 (e che ha fatto scuola): vi dice qualcosa Arma Letale?
Dopo le ottime prove registiche di Kiss Kiss, Bang Bang (2005) e Iron Man 3 (2013), Black torna al genere che lo ha definito sin dagli esordi e che aiutato profondamente a (ri)definire negli anni a seguire: The Nice Guys è a tutti gli effetti il vero e proprio manifesto programmatico del cinema d’azione del cineasta statunitense.
Siamo nella Los Angeles del 1977: la città più contraddittoria d’America lotta contro un inquinamento da smog da record storici che uccide i volatili della zona; ma il cielo sotto L.A. pullula di micro-crimine, di rivoluzione sociale e culturale; siamo negli anni d’oro dello sviluppo del cinema come merce di produzione puramente commerciale, e la città della West Coast, sede di Hollywood, diventa il regno incontrastato del nuovo cinema pornografico. Ad indagare sulla misteriosa scomparsa di una diva del cinema a luci rosse, due disadattati investigatori privati: Jackson Healy (Russell Crowe) e Holland March (Ryan Gosling).
La scomparsa della pornodiva Misty Mountains sarà il pretesto per i due “losers” di fare squadra e di sporcarsi le mani nell’inquinato sottobosco dell’industria pornografica, con in più dei sorprendenti risolti…ecologisti!
Inutile dire che, nonostante la cacofonica commistione tre azione e comicità, Black fa segno di nuovo e porta elegantemente avanti la sua concezione di action-movie: tra una risata ed un altra, c’è sempre una scazzottata, oltre la scazzottata c’è sempre una divertita disamina sociale sul tempo storico del racconto. “The Nice Guys” è non soltanto il racconto sgangherato e irresistibile di due falliti della vita che cercano di “fare qualcosa di utile” per rattoppare i piccoli grandi torti della città di Los Angeles (vero e proprio luogo-contenitore di una certa America della fine degli scanzonati anni 70), ma di una ironica presa di coscienza di come il prodotto sociale, politico e culturale di quegli anni siamo proprio noi, fallimento definitivo di un progresso economico che non siamo riusciti a controllare e a gestire, pur con le migliori intenzioni da “bravi ragazzi” che nel loro piccolo cercano di controllare e migliorare la realtà circostante. Il tutto condito da un cocktail esplosivo di comicità, azione iperrealistica, e una solidissima narrazione degna dei migliori crime-movies degli Anni 70 su cui dominano la ruvidezza di Crowe e il divertito ritratto di Gosling: è nata una (nuova) coppia cinematografica d’azione?
Speriamo vivamente di si questa volta.
VOTO: 3/5