Di Simone Fabriziani
Diane è una bella donna. Molto bella. Brillante avvocato, spiritosa e determinata. Ha appena messo fine ad un matrimonio che non la rendeva felice e ora si sente pronta ad incontrare l’uomo della sua vita.
Un bel giorno Diane riceve la telefonata da un certo Alexandre, che ha trovato il suo cellulare. Durante la conversazione accade qualcosa. Alexandre è garbato, spiritoso e a quanto pare anche colto. Diane ne resta affascinata. Ben presto fissano un appuntamento. Ma il loro incontro non andrà affatto come previsto.
Ispirato al film argentino Corazòn de Leon di Marcos Carnevale del 2013 (grande successo in patria), il film scritto e diretto da Laurent Tirard (lo abbiamo conosciuto dietro la macchina da presa con titoli di successo oltralpe come “Il piccolo Nicolas e i suoi genitori” e “Asterix & Obelix al servizio di Sua Maestà”) riesce nel non difficile intento di amalgamare le situazioni rom-com della pellicola originale con garbo e simpatia, senza però eccessi né spunti veramente originali.
Se la idea simpatica e curiosa di affiancare due protagonisti imbrigliati in una originale love story dove aspettativa e pregiudizio giocano a tirare i dadi come beffardi dei che dall’alto si divertono a creare scompiglio nelle vite dei personaggi funziona discretamente è anche e soprattutto merito dei due interpreti principali: se il Premio Oscar Jean Dujardin conferma al pubblico internazionale che la statuetta vinta nel 2011 con l’acclamato The Artist non ha cambiato la vena ironica dell’attore senza cadere in opportunistiche collaborazioni in lingua inglese che contino davvero, la vera sorpresa “all’altezza” della pellicola è tuttavia la brava e bella Virginie Efira, su cui grava il carico emotivo del remake di Tirard.
Gradevole.
VOTO: 2,5/5