Venezia 76: ecco i film che potrebbero sbarcare in Laguna

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Di Simone Fabriziani

Manca poco all’annuncio della Selezione Ufficiale della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia 76, il cui programma verrà svelato la mattina di giovedì 25 luglio. Sui titoli e i protagonisti che calcheranno il red carpet della Laguna veneta ancora vige il silenzio assoluto e le voci di corridoio che si rincorrono, ma un paio di titoli forti vogliamo comunque metterli sul tavolo delle probabilità e possibilità.

Quello che ufficialmente sappiamo fino ad ora di questa edizione è che la Presidente di Giuria sarò la regista argentina Lucrecia Martel, che i due Leoni d’oro alla carriera verranno assegnati ai premi Oscar Julie Andrews e Pedro Almodovar e che l’edizione 76 del festival cinematografico più vecchio del mondo si terrà al Lido dal 28 agosto al 7 settembre.
Quali saranno i trampolini di lancio cinematografici di cui sentiremo probabilmente poi parlare verso al fine dell’anno in orizzonte premi?
Puntiamo sulla presenza di titoli molto attesi, come ad esempio Ad Astra , film sci-fi d’autore diretto da James Gray nella sua prima volta sotto l’egida di una major hollywoodiana come la 20th Century Fox; nel cast i premi Oscar Brad Pitt e Tommy Lee Jones, ma dopo le aperture eccellenti di titoli concettualmente similari come Gravity nel 2013 e First man lo scorso anno improbabile sia il titolo di apertura delle danze. Piuttosto potrebbe esserlo lo spettacolo visivo in IMAX di  The Aeronauts, film di esordio sul grande schermo del regista britannico Tom Harper con il premio Oscar Eddie Redmayne e la inglese Felicity Jones in un survival movie su una mongolfiera nella Londra di fine XIX secolo.
Non è Venezia però senza il contingente Netflix che, dovessero essere confermate le voci della travagliata post-produzione di The Irishman di Martin Scorsese, potrebbe sbarcare al lido però con The Pope di Fernando Meirelles con i britannici Anthony Hopkins e Jonathan Pryce, e The Laundromat di Steven Soderbergh con un supercast che comprenderà Gary Oldman e Meryl Streep. Ispirato ad una storia vera. Occhi puntati anche su The King di David Michod con Timothèe Chalamet e Joel Edgerton e l’ultimo film di  Noah Baumbach (ancora senza titolo) con protagonista la coppia Adam Driver e Laura Dern, entrambi sempre di Netflix. Voci insistenti puntano sulla presenza Fuori Concorso anche dell’atteso Un giorno di pioggia a New York scritto e diretto da Woody Allen, rifiutato da Amazon dopo la riapertura del caso di molestie degli anni ’90 a  carico del regista americano e ora distribuito per l’Italia da Lucky Red per il mese di ottobre. 
Immancabile la Fox Searchlight dopo i successi internazionali di titoli presentati in laguna come Birdman, La forma dell’acqua, Tre manifesti a Ebbing Missouri e La favorita, che quest’anno potrebbe tornare con probabilità con Jojo Rabbit del regista ed interprete neozelandese Taika Waititi, mentre Warner Bros, che gli anni passati aveva presentato a Venezia A Star Is Born e Black Mass, potrebbe tornare con Il cardellino di John Crowley e Joker di Todd Phillips con Joaquin Phoenix.
Sul versante internazionale, occhi puntati su J’accuse di Roman Polanski, Ema di Pablo Larraìn, About Endlessness del regista svedese Roy Andersson e, per l’Italia, voci di corridoio insistenti vogliono in concorso Pietro Marcello con Martin Eden con Luca Marinelli, e il ritorno di Mario Martone con Qui rido io con Toni Servillo.

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