2015 – L’anno LGBT del Cinema

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Di Gabriele La Spina
Il 2015 è un anno storico per l’America, cominciando dal riconoscimento del matrimonio gay come diritto costituzionale in tutti gli stati della bandiera USA. Se Facebook qualche mese fa ha festeggiato l’evento incitando ogni suo utente ad “arcobalenizzare” la propria immagine del profilo, anche il Cinema si è preparato a celebrare questo immenso passo avanti per i diritti dei gay, forse anche in modo non premeditato, indice di un cambiamento considerevole anche nel panorama queer cinematografico. Infatti se nei precedenti anni poteva capitare di vedere in sala uno o al massimo due film l’anno, in questo 2015 pioveranno le pellicole a tematica gay, e in gran parte si tratta di grandi produzioni e grandi nomi, insomma il tema non rimane circoscritto alle produzioni indie. Non sono poche le pellicole a tematica gay passate alla storia ad aver conquistato anche il cuore degli Academy, basti pensare al bellissimo Boys Don’t Cry, Oscar a Hilary Swank, e sempre in campo attoriale Monster, Oscar a Charlize Theron, o esempio di una pellicola riconosciuta in più fronti è Milk di Gus Van Sant. I film LGBT monopolizzeranno la prossima stagione dei premi quasi certamente, e noi siamo pronti a gioire, nell’attesa di vedere ognuna di queste promettenti pellicole. Ecco solo alcuni dei film gay, che conquisteranno probabilmente gli Oscar, e che attendiamo con ansia:
Carol di Todd Haynes
Ha trionfato a Cannes, dove Rooney Mara ha vinto il premio della migliore attrice, ed è sicuramente nella nostra lista dei film più attesi dell’anno. Siamo pronti a scommettere per una pioggia di nomination per questa pellicola che racconta la storia d’amore tra due donne nella New York degli anni ’50. Haynes sembra aver incorniciato le intense performance di Cate Blanchett e di Rooney Mara, con una perfetta regia e con il suo inconfondibile stile. Uscita Italia: 1 Gennaio 2016.
The Danish Girl di Tom Hooper
Eddie Redmayne dopo la discussa vittoria, lo scorso anno, con La teoria del tutto, si prepara alla sua seconda nomination e a quella che per molti potrebbe essere la sua seconda vittoria. Abbiamo amato alla follia il romanzo di David Ebershoff che ricama delle vicende su dei fatti realmente accaduti, gli avvenimenti che portarono negli anni ’20 Einar Wegener, pittore danese, a diventare il primo transessuale della storia. Una lotta di affermazione e una travagliata storia d’amore, quella tra Wegener e la moglie Greta, fotografia di un’epoca e anatomia di uno stato d’animo, quello della transessualità. Uscita Italia: 4 Febbraio 2016.
Freeheld di Peter Sollett
Tratto dal documentario omonimo, Freeheld è una pellicola necessaria che non può passare inosservata. Interpretata da Julianne Moore, non nuova ai ruoli gay, e da Ellen Page fresca del suo coming out, racconta la storia di un’agente di polizia malato di cancro e della sua lotta per il riconoscimento del diritti della sua compagna di vita. Uscita USA: 2 Ottobre 2015.


I Am Michael di Justin Kelly
Con James Franco, un attivista gay convertito dalla chiesa, una pellicola tratta da una storia vera, forse di rilevanza minore sul piano degli awards rispetto alle già citate ma che racconta un’altra realtà della società di oggi nel suo modo più insano di riflettersi sull’omosessualità. Ancora senza una data di uscita il film è già arrivato in Italia al Biografilm Festival. 


About Ray di Gaby Dellal
Un film che per certi versi ci ricorda l’inizialmente citato Boys Don’t Cry, anche se qui il tema della transessualità femminile, cioè da donna a uomo, è illustrato in modo più preciso. Elle Fanning in quella che sembra la sua prima vera grande prova di attrice è per l’appunto una ragazza che inizia un percorso di transizione in ragazzo, con una madre interpretata da Naomi Watts messa alla dura prova per accettare la nuova identità della figlia, e una nonna, Susan Sarandon, che in tarda età ha scoperto di essere lesbica. Abbiamo il presentimento che la Watts potrebbe essere il membro del cast, già dall’intensità dimostrate nelle poche immagini del trailer, a spuntarla sulle nomination ai prossimi Oscar. Uscita USA: 18 Settembre 2015.

Grandma di Paul Weitz
Grazie a questa pellicola e alla serie tv di grande successo Grace and Frankie, questo è stato l’anno del grande ritorno di Lily Tomlin, leggendaria attrice nominata all’Oscar per Nashville. Grandma racconta del viaggio in macchina tra una donna lesbica e sua nipote, se la prima dovrà fare i conti col proprio passato la seconda costruirà con lei il proprio futuro. Il film arriverà in questi giorni nelle sale americane, e le prime recensioni hanno già osannato la Tomlin adesso più che mai pronta a ritornare tra le nominate degli Academy.
I sicuri alle nomination? Eddie Redmayne come Miglior Attore Protagonista in The Danish Girl probabile miglior pellicola, così come Carol, dove Cate Blanchett e Rooney Mara sono certe nelle categorie della Miglior Attrice Protagonista e Non Protagonista. In forse Elle Fanning e Naomi Watts di Ray e Lily Tomlin in Grandma. Ma aldilà delle nomination, queste pellicole ognuna straordinaria rispetto all’altra, ed ognuna diversa a suo modo seppur nella tematica gay che le accomuna, ma ognuna riflette un diverso aspetto che più semplicemente fa parte della vita, oltre che della realtà LGBT. Ognuna di loro dimostra quanto il Cinema oggi più che mai è diventato un grandissimo mezzo, per ogni tipo di messaggio, un mezzo accessibile a tutti ed efficace più di ogni altro.

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