19.8.15

OSCAR 2016- I Pronostici dell'Estate: PARTE IV


Di Simone Fabriziani

Tutti al mare, tutti al mare! Tranne noi, che proprio non possiamo fare a meno di pensare agli Oscar, e alla Stagione dei Premi che verrà!
Ad oggi mancano poco più di 15 giorni all'apertura della Mostra del Cinema di Venezia 72, e con essa, tutta la lunga sequela di kermesse e festival autunnali sparsi per il mondo (su tutti Toronto, New York, Telluride, e perché no, anche Roma a metà Ottobre potrebbe rivelare qualche sorpresa). In spasmodica attesa di conoscere il responso del pubblico e della critica internazionale per moltissimi dei titoli in "zona Oscar", la categoria artistica di cui oggi ci vogliamo occupare è la seguente:



La categoria femminile di supporto di quest'anno appare già variegata, stimolante e ricca di nomi sinonimo di qualità artistica, si del presente che del glorioso passato.
Stando ad oggi, vogliamo puntare sulle cinque performance dello schema in alto, con l'augurio e la speranza che da qui a Dicembre la situazione possa cambiare ed essere più fluida, anche se non ci stupiremmo se alla fine della fiera i cinque nomi in Supporting dovessero risolversi con queste grandi interpreti contemporanee: in primissima posizione troviamo la grande conferma di Cannes 2015, suggellata poi dal premio femminile; stiamo parlando di Rooney Mara per l'acclamatissimo Carol; se la Weinstein Company dovesse confermare il "category placement" di Blanchett come Protagonista e Mara come Non Protagonista, la Nomination è assicurata per Rooney. Sale in seconda posizione, un po sulla fiducia, la suffragetta Helena Bonham Carter per il film tutto al femminile Suffragette, attesissimo titolo che vede anche schierasi Mulligan e Streep, entrambe in odore di, immancabile, Nomination. New Entry in terza posizione è la "rediviva" Kate Winslet in Steve Jobs, che a fianco di Fassbender potrebbe ritrovarsi con una settima Nomination in tasca ( e chissà, una seconda statuetta?); chiudono la coda due star agli antipodi: la svedese, ma già richiestissima, Alicia Vikander  in The Danish Girl a fianco di Redmayne transgender (ma attenzione, al Vikander potrebbe essere pubblicizzata dalle major come Protagonista), e la leggenda della recitazione Jane Fonda in Youth, del nostro Paolo Sorrentino; in soli 6 minuti dell'acclamata pellicola del regista Premio Oscar per "La Grande Bellezza", la Fonda ruba la scena a tutto l'eccellente cast di Sorrentino, e noi siamo sicuri che riuscirà  a rubare anche un meritato posto in cinquina.
Tra le alternative più quotate abbiamo voluto inserire la veterana Diane Ladd per l'attesissimo Joy di David O.Russell e Ellen Page in Freeheld, a fianco di Julianne Moore per una toccante storia di amore e diritti LGBT che non passerà inosservata.