RISORTO- La Recensione

Seguici anche su:
Pin Share

Di Simone Fabriziani

Stanchi della solita, scolastica pellicola pasquale su vita, morte e miracoli di Gesù Cristo?
E se la storia della sua resurrezione fosse raccontata attraverso un differente punto di vista, totalmente inedito?
In  fondo è quello che ha pensato la autrice del best-seller omonimo Angela Hunt nel mettere nero su bianco un avvincente racconto dal sapore del thriller storico incentrato su uno dei più grandi misteri della storia dell’umanità e della religione stessa: che fine ha fatto il corpo del Nazareno dopo il terzo giorno nel sepolcro? Chi lo ha trafugato? Sono vere le voci che si rincorrono in tutta la Palestina e la Galilea che il “Figlio di Dio” è risorto come aveva predetto?

L’arduo compito di mettere per immagini l’inchiesta storia è un cineasta che nei decenni passati ci ha abituato a sapersi divertire giocherellando con il sottile filo tra storia e finzione; stiamo parlando di Kevin Reynolds, autore di grandi successi commerciali come “Robin Hood- Principe dei Ladri”, “Montecristo” e “Tristano e Isotta”. 
Nel cast spicca invece il ruvido ritratto del tribuno romano al servizio del prefetto Ponzio Pilato Clavio, a cui da il volto un redivivo Joseph Fiennes; sarà compito di Clavio indagare sul mistero del corpo trafugato e di rispondere all’autorità di Roma. Ma il viaggio verso la scoperta della verità cambierà per sempre le convinzioni di Clavio sulla figura del misterioso nazareno e dei suoi seguaci…

Film dallo stampo televisivo? Certo che si. Assenza di una forte impronta autoriale nel progetto cinematografico? Assolutamente si. La solita solfa didascalica sulla morte e la resurrezione del Cristo? Diremmo proprio di no. 

Se c’è un valore aggiunto al “Risorto” di Reynolds, questo si cela proprio nella sua carta più beceramente vincente: quella di intrattenere con un inedito racconto per immagini di una storia universalmente conosciuta e venerata conscia però di essere divertitamente imbevuta in quella seritalità da “fiction storia” di cui ci ha abituato bene, seppur ambientata ai giorni nostri, un certo Dan Brown.
E poi, non è roba di tutti i giorni assistere ad una pellicola che si prende anche la briga di mostrarci il viaggio di un tribuno romano alla ricerca della verità e della fede cristiana in compagnia (letteralmente) di un gruppetto di dodici goliardici invasati religiosi (con affetto): gli apostoli, qui raccontati almeno in chiave ironica, umana e accattivante. Altro che Zeffirelli, volete mettere?

VOTO: 3/5




Pubblicato

in

da