Le 5 migliori performance di Cher

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Di Alfredo Di Domenico


Cher è un’ artista a 360°, musica in primis, cinema poi, con tanto di premio Oscar e 3 Globe e premio a Cannes, anche in  TV ha avuto i suoi momenti di gloria con un Emmy portato a casa, le mancherebbe, adesso, solo un Tony per diventare un EGOT, ma Cher è immortale e prima o poi potrebbe arrivare anche quello.
Divinità della scena musicale da oltre ’60 anni, tanto da essersi meritato l’appellativo di “Goddess of Pop”, è diventata una delle attrici simbolo degli anni ’80, per lei decade di gradi successi e di grandi soddisfazioni, sopratutto contro chi dubitava del suo talento di attrice.  Nel bene e nel male in nome di Cher è entrato nella storia, per i suoi look, il suo talento, la sua longevità e il suo magnetismo e sopratutto per essere un icona della cultura pop degli ultimi 50 anni.
Silkwood (1983)
Alla consegna del AFI Lifetime Award a Mike Nichols, Cher ricordò questo episodio: “All’uscita del trailer del film, gli addetti stampa lessero il nome di Meryl ed applaudirono, poi lessero il nome di Kurt ed applaudirono, infine il mio, e si misero a ridere. Allora chiamai Mike ( Nichols, il Regista) e gli dissi, “Mike, hanno riso” e lui mi rispose: ” Quando vedranno il film non rideranno, applaudiranno”. Grazie al ruolo di Dolly Cher ha ricevuto la prima candidatura agli Oscar dimostrando un talento che pochi pensavano avesse, il tutto accanto ad un’ altrettanto meravigliosa Meryl Streep e un prestante Kurt RussellDopo anni di attesa per Cher arriva il ruolo della rivalsa contro tutto lo star system non credeva nelle sua capacità.


Dietro La Maschera (1985)
Presentato in concorso al 38º Festival di Cannes, il film è valso a Cher il premio per la migliore interpretazione femminile. Il suo successo non si è fermato in America ma è approdato anche in Europa che le ha tributato uno dei premi più prestigiosi del cinema mondiale. Diretto da un grande maestro come Peter Bogdanovich Cher ha una nuova  possibilità di manifestare la sua verve drammatica e il suo talento di attrice e riconfermare la sua innata bravura. Nomination all’ Oscar Mancata
Stregata dalla luna (1978)
Se avesse vinto per uno dei primi due film elencati non ci saremmo sorpresi, ma la vittoria per questo ruolo fa storcere il naso ai più. Oggi il film è considerato un classico degli anno ’80, una commedia brillante che ha riportato la vittoria di ben 3 Oscar, a Cher, a Olimpia Dukakiscome non protagonista e la sceneggiatura di John Patrick ShanleyQuell’anno tra le candidate c’erano Meryl Streep e una divina Glenn Close, tanto per citarne alcune, ma fu Cher a salire sul palco. La sua performance fu sicuramente brillante, divertente, tutti ricordano il film oggi grazie a lei. Era il suo momento, l’attrice del momento e l’ Oscar ci stava bene.


Un tè con Mussolini (1999)
Nuova decade, nuova Cher, sotto tutti i punti di vista, il 1999 fu un anno cruciale per la sua carriera, nuovo disco, il più venduto della sua carriera e  nuovo film dopo
quasi una decade di inattività, 
A richiamarla alle armi c’è Zeffirelli che la vuole in questo delizioso film ambientato in Italia durante l’occupazione tedesca. Più affascinante che mai nel film Cher è affiancata da un irresistibile  Lily Tomlin e dalle più grandi Dame del cinema inglese,  Joan Plowritgh, Judi Dench e Maggie SmithA prima vista potrebbe sembrare improbabile come cast ma la sinergia e la simpatia di questa incredibili attrici è contagiosa. Un bel risultato, forse più da la Tv che per il cinema.


Le streghe di Eastwick (1987)
Altro classico degli anni ’80, forse un po’ trash, ma assolutamente da vedere, fosse solo per il cast eccezionale capitanato da un diabolico Jack Nicholson insieme a Susan Sarandon e Michelle Pfeiffer.
Il film fu un successo e ancora una volta Cher si ritrova a collaborare con un cast di attori più navigati di lei senza temere il confronto e ci riconferma il suo talento e la sua capacità di passare dal dramma alla commedia con molta naturalezza. Girato nello stesso anno di Stregata dalla luna, il 1987 fu decisamente l’anno d’oro per la grande Cher.


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