DICEMBRE AL CINEMA: 6 titoli da non perdere

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Di Gabriele La Spina

Dicembre è per molti il mese più atteso dell’anno, sia per la festività natalizia, che per le uscite dei primi titoli più attesi della stagione. Bando a Babbo Natale, il nostro dicembre cinematografico sarà un mese di famiglie disfunzionali, di schiavi ribelli, di cantanti liriche stonate e di piccoli bambini indiani in cerca delle loro origini. 

Evitando gli immancabili titoli Disney per famiglie, ma soprattutto per i più piccoli, le commedie italiane di bassa lega e il babbo natale ubriaco di turno, eccovi i sei titoli da non perdere questo mese in sala. Tra gioiellini indie e storie imperdibili, grandi ritorni e lunghe attese finalmente al termine.

Captain Fantastic – 7 dicembre

Dopo la sorprendente vittoria dell’audience award al Festival di Roma 2016, il film con protagonista Viggo Mortensen in uno dei ruoli più interessanti della sua carriera, arriva nelle sale italiane. Captain Fantastic racconta la storia di Ben, libero pensatore e padre di sei figli, cresce i suoi ragazzi tra i boschi dello stato di Washington. Una mattina, un’emergenza familiare li costringe a lasciare in auto il piccolo paradiso in cui vivono per imbarcarsi in un viaggio attraverso il paese, durante il quale Ben realizzerà che le sue poco convenzionali idee sul modo di crescere i figli mal si adattano al mondo reale.

E’ solo la fine del Mondo – 7 dicembre
In seguito a una cattiva accoglienza allo scorso Festival di Cannes, Xavier Dolan arriva in sala con un film, dal cast all-star formato da Léa Seydoux, Marion Cotillard, Vincent Cassel e Gaspard Ulliel, pronto a incantare il pubblico italiano. Dopo dodici anni di assenza, uno scrittore torna nel suo paese natale per annunciare alla famiglia la sua morte imminente. Ne conseguirà una riunione di famiglia in cui ci si professerà amore attraverso i soliti litigi, e in cui i risentimenti parleranno, pur non volendo, a nome delle incertezze e della solitudine.
The Birth of a Nation – 14 dicembre
Trionfante al Sundance Film Festival, il film con Nate Parker nelle vesti di attore protagonista e regista, sembrava dovesse conquistare ogni cosa in questa awards season, ma sorprendentemente non si è rivelato l’erede di 12 anni schiavo che tutti credevano, perdendosi nell’ombra. Nel 1831 nel sud degli Stati Uniti, prima dello scoppio della Guerra civile, il nero Nat è uno schiavo letterato e predicatore. Il suo proprietario Samuel Turner accetta la proposta di usare la predicazione di Nat per sottomettere gli schiavi più indisciplinati. Dopo essere stato testimone delle innumerevoli atrocità commesse ai danni dei compagni di schiavitù, Nat escogita un piano per condurre la sua gente verso la libertà. Il suo movimento di liberazione andrà però incontro a una violenta rappresaglia da parte dei bianchi.
Florence – 22 dicembre
Un’irresistibile Meryl Streep, diretta dal fantastico Stephen Frears, ci regala uno dei ruoli più irriverenti degli ultimi anni vestendo i panni di Florence Foster Jenkins, leggendaria ereditiera di New York, che persegue ossessivamente il sogno di diventare una grande cantante lirica. Convinta che la sua sia una voce fantastica, Florence ignora che gli altri la reputano terribile. Il marito e manager Clair Bayfield, un aristocratico inglese, fa di tutto per proteggerla dalla verità ma la situazione diventa quasi ingestibile quando la donna decide di tenere un concerto aperto al pubblico al Carnegie Hall nel 1944.
Lion – 22 dicembre
Acclamato ai festival di Toronto, Roma e Londra, Lion è sicuramente uno tra i contendenti più certi di questa stagione dei premi, grazie anche alle applaudite performance di Dev Patel e Nicole Kidman. Il regista Garth Davis ci porta l’incredibile storia vera di Saroo, un bambino di Madras che a 5 anni finisce sul treno sbagliato e si perde a Calcutta. Viene ritrovato dalle autorità ma non riesce a spiegare il suo luogo di provenienza, ha soltanto in mente l’immagine della stazione dalla quale era partito. Viene quindi adottato da una coppia australiana. Molti anni dopo, ormai adolescente, decide utilizzando Google Earth, di analizzare una per una tutte le stazioni ferroviarie dell’India finché non riesce a trovare quella giusta e a ricongiungersi con la famiglia di origine in un emozionante finale.

Paterson – 29 dicembre
Il sorprendente Adam Driver, viene diretto dall’iconico regista Jim Jarmusch, in una storia che ha incantato i festival americani. Paterson guida gli autobus nella città del New Jersey che porta il suo stesso nome. Ogni giorno rispetta una sorta di routine oramai collaudata: attraversa il solito percorso, osserva la città alla deriva dal suo parabrezza, ascolta frammenti delle conversazioni della gente intorno a lui, scrive poesie, va a fare passeggiate con il suo cane, si ferma in un bar e beve una birra. Poi va a casa dalla moglie Laura, il cui mondo è invece in continuo cambiamento, fatto di sogni e progetti diversi e ispirati. I due si amano: mentre Paterson sostiene le ambizioni di lei, Laura apprezza in segreto il suo talento per la poesia. Nel corso di una settimana, si osservano i loro trionfi e le loro sconfitte, così come quelle dell’intera cittadina di Paterson.