Natalie Portman non sarà agli Oscar 2017 e altre assenze eccellenti

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Di Simone Fabriziani

Assenze eccellenti quest’anno durante la cerimonia degli Oscar 2017, a partire dalla candidata alla statuetta femminile di quest’anno Natalie Portman, splendida e fragile Jacqueline Kennedy nel biopic nominato a tre Oscar Jackie.

Secondo la stessa dichiarazione della Portman, non potrà assistere alla cerimonia degli Academy Awards a causa delle tempistiche e agli ultimissimi accorgimenti dovuti alla sua seconda gravidanza, ormai arrivata alle fasi finali. Natalie Portman non è stata difatti presente alla premiazione degli Independent Spirit Awards di ieri notte, battuta poi dalla formidabile Isabelle Huppert in Elle.
Oltre poi alla assenza politica del regista iraniano Asghar Farhadi dovuta alle polemiche sorte dopo il controverso “muslim ban” del Presidente Donald Trump, è stata confermata anche la non presenza del giovanissimo direttore della fotografia del cortometraggio Caschi bianchi; incentrato sulle azioni umanitarie di un gruppo di civili siriani che hanno salvato ad oggi circa 60,000 vite dagli attacchi missilistici in zone di guerra, il cortometraggio diretto da Orlando Von Einsiedel potrebbe dunque perdere la presenza e il sostegno del direttore della fotografia Khaled Khateeb a causa di alcune “irregolarità” burocratiche probabilmente sorte dal visto o dal passaporto per viaggiare dalla Siria agli Stati Uniti, problematicità ampliate anche dal sopracitato “muslim ban” di Trump.
Fonte: Deadline

A sorprendere è tuttavia la decisione della Board of Governors dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences di rescindere il nome del tecnico del suono Greg P.Russell nella candidatura condivisa per il missaggio sonoro del film 13 Hours: The Secret Soldiers of Benghazi dopo aver convinto telefonicamente alcuni membri della branch del suono a votare per il suo lavoro nel film diretto da Michael Bay, pratica proibita dalle regole dell’Academy nella fase finale delle votazioni. Rimangono tuttavia valide  le candidature dei colleghi Jeffrey J. Habous e Mac Ruth.
Fonte: Variety

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