American Gods 1×05 “Lemon Scented You” – La recensione

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Di Diego Pelizza
Superata la prima metà di stagione, American Gods comincia a entrare davvero nel vivo. Dopo la necessaria parentesi dello scorso episodio, che ci aveva riportati indietro nel tempo per raccontarci la storia dal punto di vista di Laura Moon, in Lemon Scented You ritorniamo nel presente, con l’incontro tra Shadow e la rediviva Laura nel motel – scena su cui si erano interrotte le ultime due puntate.
Il confronto tra i due personaggi è toccante e ben costruito, grazie anche alle ottime interpretazioni di Ricky Whittle e Emily Browning, ed esplicita chiaramente quanto essi siano cambiati e quanto insanabile sia la frattura che si è venuta a creare tra di loro: dopo tutti i fatti che gli sono accaduti in seguito alla scarcerazione, Shadow non si mostra neanche troppo sorpreso per la resurrezione della moglie, ma va subito al sodo chiedendo spiegazioni circa il suo tradimento; dal canto suo, nonostante la sua sincerità e i suoi tentativi di riavvicinamento, Laura non può che constatare con un pizzico di malinconia che Shadow non è più “il suo cucciolo”. 
Ma non è tanto sul rapporto coniugale tra Shadow e Laura il focus di questo episodio, quanto piuttosto sulla comparsa del trio di nuove divinità che Mr Wednesday si sta preparando ad affrontare. Infatti mentre Laura si scontra con Mad Sweeney per il possesso della moneta che le ha permesso di resuscitare, Shadow e Mr Wednesday vengono arrestati dalla polizia e condotti in una centrale, dove all’improvviso vengono raggiunti da Technical Boy, da Media e dal leader Mr World, dei del consumismo e dell’intrattenimento, che invece di aiutare gli esseri umani a dare un senso alla loro vita si limitano a tenerli occupati. Mr World tenta di persuadere Mr Wednesday a unirsi a loro, ma il vecchio dio rifiuta la proposta: a lui basta semplicemente essere se stesso. 
Se questo episodio segna l’ingresso nel cast di Crispin Glover, particolarmente carismatico nei panni di Mr World, l’interpretazione che verrà maggiormente ricordata sarà senza dubbio quella di Gillian Anderson, che, nel ruolo di Media, si sdoppia assumendo prima le vesti di David Bowie/Ziggy Stardust e poi quelle di Marilyn Monroe, dimostrando un’incredibile trasformismo.
VOTO: 7.5/10