1993 – La recensione del finale di stagione

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Di Alfredo Di Domenico

Si chiude in maniera ineccepibile 1993, l’ ultima produzione di Sky che ribadisce il suo prima nella produzioni di serie tv dal grande potenziale. Questa seconda stagione ha sciolto i dubbi e le perplessità che hanno segnato la prima, 1992, facendocela apprezzare e riconsiderare come “preparatoria”.

Tutte le vicende che hanno portato alla fine della Prima Repubblica sono giunte al termine, i suoi protagonisti se la dovranno vedere con la giustizia e con le loro coscienze, gli imbrogli, le tangenti, la malasanità, l’arrivismo e l’immoralità hanno fatto sprofondare il paese in un baratro di scandali e vergogne, provocando lo sdegno e la rabbia del popolo. I fatti sono raccontanti in maniera fluida, veloce, i protagonisti, fatta qualche eccezione, sono sempre più bravi ed incredibilmente calati nelle loro parti, per non parlare dei cammei dei politici quale Berlusconi e D’Alema le cui interpretazioni vanno ben oltre la semplice imitazione.
Il finale può sembrare catartico, ognuno prende la sua strada, oppure si ferma li dov’era, tutto sembra aver trovato la giusta collocazione ed il male sembra essere stato sconfitto, ora che tutte le impudicizie venute a galla e criminali assicurati alla giustizia, ora che la Prima Repubblica è finita. La “seconda” sta per nascere, un senso di aspettativa e fiducia si intravede, positività ed ottimismo sono nell’aria. Noi sappiamo, ad oggi, che la storia non sarà diversa, la Seconda Repubblica disattenderà il desiderio di cambiamento e legalità che ci si spettava, facendoci riflettere su quanto continuiamo a farci adulare dai demagoghi e reiterare la nostra fiducia nelle cose sbagliate.

Questa produzione Sky ha innalzato nuovamente il livello della qualità delle serie prodotte qui a casa nostra, avvicinandoci, ancora di più, ad un livello facilmente apprezzabile anche in Europa ed oltreoceano, In programma dovrebbe esserci un ulteriore serie, 1994, ancora in fase di pre-produzione.

VOTO: 8/10


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