Orphan Black 5×09 “One Fettered Slave” – La recensione

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Di Daniele Ambrosini

Orphan Black è quasi giunto alla fine e questo nono appuntamento della stagione finale ci conferma pregi e difetti di un’annata un po’ sottotono. L’episodio conclusivo, che andrà in onda il prossimo sabato, avrà il compito di chiudere il discorso iniziato ormai cinque anni fa, ma ci sono ancora tante cose da dire e da approfondire, tanto che sembra improbabile che il finale di serie possa essere pienamente soddisfacente. Se così fosse sarebbe l’espressione di una stagione non completamente riuscita, questo nono episodio poi non aiuta poiché torna a concentrarsi su un solo personaggio, Helena, sacrificando le altre linee narrative.

Westmoreland è vicino alla morte ed ha bisogno di una cura, l’unico modo per averla però è che i bambini di Helena vengano alla luce, così Virginia Coady le induce il parto per accelerare l’ottenimento della cura. La Coady si ritrova ad un bivio quando Westmoreland decide che Mark è diventato un problema. Mentre Sarah e la sua famiglia affrontano il funerale di Siobhan e la Neoluzione intraprende una battaglia contro Rachel, che ora ha le sestras dalla sua parte.
L’episodio si apre con un flashback sul passato di Helena, espediente che ci aiuta a comprendere fin da subito che è lei la protagonista dell’episodio (infondo la compartimentalizzazione episodica della serie è ormai palese) ma allo stesso tempo non è narrativamente rilevante, non aggiunge niente alla storia. Inoltre è impossibile non notare che ad interpretare Helena da bambina non è l’attrice che di solito interpreta i cloni da giovani (Cynthia Galant), un errore grossolano probabilmente dettato da problemi linguistici, visto che le poche scene dedicate all’Helena bambina sono recitate in ucraino.
Per il resto Sarah senza Siobhan sembra persa in un primo momento, e questo poteva essere uno spunto interessante per tornare ad approfondire il personaggio più interessante della serie, perché era a tutti gli effetti lei la protagonista nelle prime stagioni, ma purtroppo il suo spazio all’interno dell’episodio è minimo e limitato soltanto alla storyline di Helena. Chissà che non torni ad avere più spazio nel finale di serie.  Tutti gli altri cloni hanno poche scene e non significative, come se apparissero su schermo solo per compiacere i fan, comunque contenti delle straordinarie performance di Tatiana Maslany. Peccato.
Ci stiamo avviando ad un finale di sangue, basti pensare ai tre decessi dello scorso episodio ed i due (forse tre) di quest’ultimo. Eppure tutto ciò non è sufficiente a risollevare le sorti di una stagione altalenante e degli ultimi episodi confusi e poco risolutivi. Il nono episodio in particolare sembra essere messo unicamente come preambolo per il finale; nonostante un buon ritmo nella seconda parte, appare evidente che la puntata fosse poco calibrata a livello narrativo. Non è tutto da buttare, anzi, solo che era lecito aspettarsi qualcosa di più.

VOTO: 7/10


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