Oscar 2018: Svizzera e Iraq scelgono i loro rappresentanti per il miglior film straniero

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Di Gabriele La Spina

Se lo scorso anno La mia vita da Zucchina, ha reso la Svizzera una delle grandi protagoniste della stagione dei premi, la nazione è la prima a inviare l’iscrizione del loro rappresentate per la categoria del miglior film straniero, seguita dall’Iraq. Se per la Svizzera si tratta della 45ª iscrizione alla categoria, con 5 nomination all’attivo, per l’Iraq è l’8ª volta, senza mai essere nominata.

Diretto da Petra Biondina Volpe, il film svizzero, si intitola The Divine Order, ed è ambientato nel 1970. Nora è una giovane casalinga e madre, che vive in un piccolo e caratteristico borgo svizzero con il marito e i due figli. La campagna svizzera è toccata dai grandi sconvolgimenti sociali che il movimento del 1968 ha portato con sé ma Nora non sembra risentirne. Almeno fino al giorno in cui inizia a lottare pubblicamente per il suffragio delle donne, su cui gli uomini sono chiamati a esprimersi il 7 febbraio 1971.
La proposta dell’Iraq, è invece The Dark Wind, diretto da Hussein Hassan, e racconta la storia del giovane Reko vive a Ezidi, in Iraq, ed è impegnato sentimentalmente con Pero. Un giorno, però, Pero viene rapita e venduta a un mercato degli schiavi dell’Isis. Reko riesce a rintracciarla e riportarla al campo profughi ma la gente del villaggio, tra cui anche i genitori di Pero, iniziano a ostracizzare la ragazza. Quando poi viene rivelato che è stata violentata ed è rimasta incinta, il padre di Pero si indurisce per conservare l’onore della famiglia, conducendo la giovane verso la disperazione.
Il termine ultimo per l’iscrizione alla categoria è il 2 ottobre 2017. Quale sarà la proposta italiana di quest’anno? Dovremo attendere ancora un po’ per scoprirlo.

Fonte: Awards Watch


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