Twin Peaks 3×16 “No knock, no doorbell” – La recensione

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Di Simone Fabriziani

Sorridete tutti.
Questo è il criptico messaggio che il malvagio doppelganger di Dale Cooper (Kyle MacLachlan) invia ad una terrorizzata Diane Evans (Laura Dern), ma non c’è molto da ridere a dirla tutta. La Parte 16 “No Knock, No Doorbell” è semplicemente l’episodio della terza stagione di Twin Peaks  dove lacrime e risate di gioia si mescolano ad un passo dal gran (doppio) finale della prossima settimana.

L’episodio 16 del revival di David Lynch e Mark Frost  è silenziosamente ed in maniera insospettabile il più implacabile, il più violento, sia sul piccolo schermo che nel cuore degli spettatori più affezionato, un vero e proprio regalo per gli aficionados della prima ora, vassalli fedelissimi rimasti fino alla (quasi) fine del lungo ed impervio percorso che ha portato lo stesso Lynch ad anni di negazionismi, false partenze e nuove prospettive su una terza stagione dello show televisivo più rivoluzionario degli anni ’90.

Più vicino alle sensibilità di una Odissea post-moderna in cerca di se stessa, “Twin Peaks – Il ritorno” è, in questo episodio più che mai, veramente il ritorno dell’agente dell’FBI Dale Cooper verso le sacre sponde della cittadina di Twin Peaks, la stessa sponda dove tutto ebbe inizio per Cooper e dove tutto forse arriverà a compimento. Tra inaspettati risvegli, addii commoventi, sconvolgenti rivelazioni, tutto sommato “No Knock, No Doorbell” è l’episodio della terza stagione più vicino alla struttura narrativa a colpo di scena della serie classica. Il ritorno di Dale Cooper è veramente l’inizio di un ristabilimento degli equilibri temporali palesati nelle ultime puntate, ma che in fondo sono equilibri appartenenti alle menti e ai cuori degli irresistibili protagonisti della serie, vecchi e nuovi.
Possiamo dire con una certa confidenza che l’odissea è quasi terminata nel migliore dei modi, siamo pronti per il doppio finale della prossima settimana, sicuri di ritrovarci qui, ancora pieni delle meraviglie paradossali dell’imperscrutabile arte di David Lynch.
VOTO: 8/10


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