Melissa Leo – L’attrice nell’ombra

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Di Alfredo Di Domenico
Chi è Melissa Leo? Un‘attrice a cui l’Oscar non ha per niente cambiato la vita, un’attrice che nel 2008 si trovò in corsa per la vittoria con pesi massimi come Meryl Streep, Angelina Joile e Kate Winslet per un piccolo film indipendente, un’attrice che ha una filmografia sconfinata e appare puntualmente in almeno 5 produzioni l’anno.

Più che una prima donna la Leo è più propriamente definibile come una “caratterista di razza”; attiva dapprima in TV, sin dagli anni ’80, ha cominciato col cinema all’inizio degli anni 2000 comparendo in una serie di film importanti e di un certo spessore come 21 Grammi nel 2003, di Alejandro González Iñárritu, accanto a Benicio del Toro e Sean Penn, fino a Frozen River del 2008, grazie al quale ha ricevuto la sua prima candidatura agli Oscar. Appare in altri 20 film prima di entrare nel cast di The Fighter di David O. Russell, che la riporta nuovamente tra le prime file del Dolby. Se nel 2008 la cinquina era formata da mostri sacri, nel 2010 non è da meno ma riesce comunque ad aggiudicarsi un Globe, un SAG ed infine un Oscar come non protagonista e durante il suo discorso di ringraziamento è diventata anche la prima attrice a farsi scappare una “F- word” in diretta mondiale. Iperattiva anche in televisione nell’anno dell’Oscar riceve anche una candidatura agli Emmy per Mildred Pierce accanto a Kate Winslet ma l’Emmy arriverà l’anno successivo come Outstanding Guest Actress in a Comedy Series per Louie.

Seguono titoli come Oblivion, The Butler, Prisoners, The big short, Snowden fino a Novitate di quest’anno. Ambientato a cavallo tra gli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60, racconta di una ragazza del Tennessee cresciuta da una madre atea e single che, a seguito di un corso in un scuola cattolica, apre la sua mente e il suo corpo al primo amore della sua vita, quello verso Dio. Ma l’arrivo dei radicali cambiamenti liturgici e dogmatici del Concilio Vaticano II del 1962 segnerà anche l’inizio della crisi interiore della protagonista, divisa tra impulsi sessuali, pressioni di una società in cambiamento e di una Chiesa radicalmente mutata. Sebbene il film non sia stato accolto proprio con ampi consensi quello che ha convinto di più è stata la performance della Leo che è diventata subito la front runner per la categoria non protagonista.
Il ruolo di suora è molto oscar friendly, basti pensare al numero di attrici candidate e vincitrici per aver interpretato un ruolo simile da Jennifer Jones a Deborah Kerr, da Audrey Hepburn a Susan Sarandon da Meryl Streep a Amy Adams, senza dimenticare Julie Andrews e Whoopi Goldberg. Non ci resta che attende lo sviluppo dell’awards season e vedere se riuscirà questa prolifica attrice nell’impresa di portare un secondo Oscar a casa, ma nel caso, se dovesse vincere una seconda volta, la Leo  sarebbe solo la terza attrice a fare il bis in questa categoria dopo Shelley Winters e la dimentica Dianne Wiest. 

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