Miglior film straniero agli Oscar 2018: La lista aggiornata delle proposte

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Di Gabriele La Spina

Anche se le nomination agli Oscar non saranno annunciate fino al 23 gennaio del 2018, la corsa è in qualche modo già iniziata. A maggior ragione per la categoria del miglior film straniero, dove ogni paese sta scegliendo nel corso di queste settimane il loro rappresentante per la categoria tanto prestigiosa. Molti dei titoli già confermati li abbiamo già sentiti al Festival di Cannes, mentre altri passeranno presto da Toronto.

Sono stati 85 lo scorso anno i film che hanno costituito la long-list della categoria, un numero abbastanza alto rispetto alle edizioni passate, fino a scendere poi a una selezione di soli 9 nomi e successivamente a 5. Nella cinquina dello scorso anno abbiamo trovato Land Of Mine dalla Danimarca, A Man Called Ove dalla Svezia, Tanna dall’Australia, Toni Erdmann dalla Germania e il vincitore Il cliente dall’Iran; rappresentando in qualche modo i film più amati di produzioni non americane del 2016.
In attesa della proposta italiana, e di altri paesi chiave, ecco la lista aggiornata delle pellicole per la categoria del miglior film straniero scelte dai rispettivi paesi.
Finlandia – Tom Of Finland di Dome Karukoski
Touko Laaksonen torna a casa dopo un’esperienza straziante ed eroica per servire la patria nella Seconda guerra mondiale. La vita in Finlandia in tempo di pace si rivela però essere altrettanto angosciante che in guerra. Perseguitato per la sua omosessualità, si ritrova costretto a sposarsi con una donna ma trova rifugio nell’arte, specializzandosi in disegni omoerotici. I suoi lavori, firmati semplicemente come Tom of Finland, diventeranno il simbolo di un’intera generazione di uomini gay e accenderanno le fiamme di una rivoluzione negli Stati Uniti.
Corea del Sud – A Taxi Driver di Hun Jang
Nel 1980, un tassista di Seoul viene ingaggiato da un giornalista straniero per condurlo nella città di Gwangju per l’intera giornata. Al loro arrivo, però, i due trovano una città sotto assedio da parte del governo militare e con i cittadini, guidati da un gruppo di studenti universitari, pronti alla rivolta in nome della libertà. Quella che è iniziata come una semplice corsa in taxi per i due diventerà presto una questione di vita o di morte.
Belgio – Racer And The Jailbird di Michaël R Roskam
Quando si incontrano in pista, tra il gangster Gino e l’indomita pilota Benedicte è amore a prima vista. Fieri e leali, i due combattono per il loro amore contro il destino ma anche contro la ragione e le proprie debolezze. Fino a che punto possono resistere? Quando lontano possono spingersi per salvare ciò che potrebbe già essere perso?
Palestina – Wajib di Annemarie Jacir
Shadi, dopo anni vissuti all’estero, è tornato nella città natale di Nazareth per aiutare il padre a consegnare gli inviti di nozze della sorella, un’antica usanza locale palestinese. Mentre i due trascorrono insieme la giornata vagando di casa in casa, emergono a poco a poco i dettagli del loro complicato rapporto e delle loro differenti visioni di vita.
Germania – In the Fade di Fatih Akin
Senza che se lo aspettasse, Katja vede la sua vita andare in frantumi: il marito e il figlio muoiono in seguito all’esplosione di una bomba nella comunità turco-tedesca di Amburgo. La polizia arresta due sospetti, una giovane coppia neonazista. Katja ha sete di giustizia e per lei non c’è altra soluzione che meditare vendetta per la sua famiglia.

Svezia – The Square di Ruben Östlund
Christian, curatore di un museo e padre divorziato di due figlie attento sempre a sposare buone cause, pianifica un’installazione denominata “La Piazza”. L’idea di fondo è quella di invitare i passanti all’altruismo, ricordando loro quali siano le responsabilità degli esseri umani. A volte però è difficile rispettare anche i propri ideali: la sciocca risposta di Christian al furto del suo telefono lo trascina presto in situazioni vergognose. Nel frattempo, l’agenzia che cura le pubbliche relazioni del museo crea un’inaspettata campagna promozionale per “La Piazza”, ottenendo una risposta che manda sia Christan sia il museo in crisi.
Bosnia ed Erzegovina – Men Don’t Cry di Alen Drljevic
I conflitti armati che hanno devastato l’ex Jugoslavia negli anni Novanta non hanno lasciato indenne né la popolazione né chi ha combattuto la guerra in prima persona. Tre decenni dopo la fine del conflitto, un gruppo di veterani si riunisce in un albergo di montagna e l’atmosfera non è per nulla armoniosa. Ogni parola o gesto fuori luogo è in grado di accendere pericolosamente una scintilla e far deflagrare il conflitto tra di loro. Ciò accade in primo luogo perché gli ex soldati, ostinati nel difendere la loro mascolinità e i loro pregiudizi, rifiutano di accettare la disumanità degli eventi che hanno vissuto in prima persona o che hanno fatto vivere ad altri.
Svizzera – The Divine Order di Petra Volpe
1970. Nora è una giovane casalinga e madre, che vive in un piccolo e caratteristico borgo svizzero con il marito e i due figli. La campagna svizzera è toccata dai grandi sconvolgimenti sociali che il movimento del 1968 ha portato con sé ma Nora non sembra risentirne. Almeno fino al giorno in cui inizia a lottare pubblicamente per il suffragio delle donne, su cui gli uomini sono chiamati a esprimersi il 7 febbraio 1971.
Nepal – White Sun di Deepak Rauniyar
Pooja vive con la madre Durga e l’amato nonno paterno in un remoto villaggio tra le montagne del Nepal. Non ha mai conosciuto suo padre Chandra, unitosi ai guerriglieri Maori per combattere contro il regime. La morte del nonno porta Chandra a ritornare al villaggio per i riti funebri d’ordinanza. In un posto in cui è isolato da tutti quanti, Chandra non riesce a trovare nessuno che lo aiuti a trasportare il cadavere del padre al fiume per la cremazione.
Iraq – The Dark Wind di Hussein Hassan
Il giovane Reko vive a Ezidi, in Iraq, ed è impegnato sentimentalmente con Pero. Un giorno, però, Pero viene rapita e venduta a un mercato degli schiavi dell’Isis. Reko riesce a rintracciarla e riportarla al campo profughi ma la gente del villaggio, tra cui anche i genitori di Pero, iniziano a ostracizzare la ragazza. Quando poi viene rivelato che è stata violentata ed è rimasta incinta, il padre di Pero si indurisce per conservare l’onore della famiglia, conducendo la giovane verso la disperazione.

Repubblica Dominicana – Woodpeckers di José María Cabral
Julian trova l’amore e una ragione di vita nell’ultimo dei più impensabili dei luoghi: la prigione di Najayo nella Repubblica Dominicana. La sua storia d’amore con la detenuta Yanelly si svilupperà attraverso il linguaggio dei segni e senza che ne vengano a conoscenza le decine di guardie presenti.
Azerbaigian – Pomegranate Orchard di Ilgar Najaf
Vecchio e infermo, Shamil non è più in grado di occuparsi della sua grande piantagione di melograni nelle campagne dell’Azerbaigian. Sua nuora Sara e il nipote Jalal non possono aiutarlo e sembra che la famiglia debba così rinunciare alla sua unica fonte di guadagno. Lo scorrere pigro dell’estate viene però interrotto dall’arrivo di Gabil, il figlio dell’uomo fuggito dodici anni prima. Il dolore che ha provocato al padre, alla moglie e al figlio, è però ancora più che vivo e non può essere cancellato da un giorno all’altro.

Turchia – Ayla: The Daughter Of War di Can Ulkay
Nel 1950, in mezzo alle devastazioni della guerra in Corea, il sergente Süleyman si imbatte in una bambina mezza congelata, senza genitori e nessun aiuto in vista. Spaventata e in punto di morte, questa bambina cattura il cuore di Süleyman, che rischia la propria vita per salvarla, la contrabbanda nella sua base dell’esercito e lontana da pericoli. Non sapendo il suo nome e incapace di comunicare con lei, viene chiamata Ayla, in ricordo della luna sulla fatidica notte durante la quale si sono incontrati. I due formano un legame istantaneo e diventano inseparabili, e Ayla, quasi senza sforzo, porta una gioia misteriosa alla brigata turca nella morsa della guerra.


Serbia – Requiem for Mrs. J di Bojan Vuletic
La signora J ha deciso di chiudere tutti i conti aperti e di suicidarsi per l’anniversario della morte del marito. Prima di dire addio a tutto, fa visita alla figlia incinta Ana, riscatta la sua assicurazione sulla vita ed espleta tutte le formalità che ha in sospeso. Per chiudere la sua posizione amministrativa, necessita però di un documento che certifichi il suo lavoro negli ultimi vent’anni. In un Paese come il suo, in preda a una transizione socioeconomica, anche avere un semplice certificato rappresenta un’odissea.

Giappone – Her Love Boils Bathwater di Ryota Nakano
Una madre severa, cambia le sue prospettive di vita quando le viene detto che ha il cancro ed è terminale. Ha solo un paio di mesi e ha bisogno di completare i suoi compiti in quel breve lasso di tempo: recuperare il marito che è scomparso, riavviare l’azienda di famiglia e infine aiutare la figlia ad essere autosufficiente.

Austria – Happy End di Michael Haneke
Una famiglia benestante francese vive nel nord della Francia, incurante della miseria che affligge i campi dei migranti intorno alla città portuale di Calais, a poche miglia della loro abitazione.

Croazia – Quit Staring at My Plate di Hana Jušić
Tutta la vita di Marjana ruota intorno alla sua famiglia, che lo voglia o no. Vivono stipati in un piccolo appartamento e rischiano di impazzire finché un ictus, che trasforma il padre in un vegetale, costringe la ragazza a farsi carico dei superstiti: una madre onnipresente e un fratello portatore di handicap. Marjiana adesso fa due lavori, cerca una boccata d’ossigeno in fuggevoli rapporti erotici con estranei, assapora il gusto della libertà. Ma cosa fare di se stessa una volta assaggiata la nuova condizione?

Georgia – Scary Mother di Ana Urushadze
Manana, casalinga cinquantenne, si ritrova a dover scegliere tra la sua vita familiare e la scrittura, passione che ha represso per anni. Segue le sue aspirazioni e opta per la scrittura, immergendosi in un’attività a cui si dedica fin troppo mentalmente e fisicamente.

Grecia – Amerika Square di Yannis Sakaridis
Un nazionalista disoccupato e scontento di Atene vede il suo mondo capovolto quando il suo palazzo e l’amato parco cittadino diventano luogo di sosta e residenza per i migranti in transito in tutta Europa. In tale contesto ambientale, i rifugiati, in cerca di nuova vita, sono costretti a muoversi tra i reietti della società greca per sopravvivere.

Ungheria – On Body and Soul di Ildikó Enyedi
Maria inizia a lavorare in un macello di Budapest come supervisore ma ben presto cominciano a susseguirsi i pettegolezzi sul suo conto. A pranzo sceglie sempre di stare seduta da sola ed è ligia al suo dovere, attenendosi strettamente alle regole. Il suo mondo è fatto di figure e dati impressi nella sua memoria fin dalla prima infanzia. Endre, il suo capo, è un tipo tranquillo. I due lentamente iniziano a conoscersi. Veri spiriti affini, si stupiscono di fare anche gli stessi sogni di notte. Con cautela, tenteranno di far divenire i sogni realtà.

Lettonia – The Chronicles of Melanie di Viestur Kairish
La mattina del 14 giugno 1941, sotto gli ordini di Stalin, più di 40 000 persone provenienti da Lettonia, Estonia e Lituania sono state arrestate, spinte in carri da bestiame e spedite in esilio permanente in Siberia. Tra di loro – la giornalista Melanie e suo figlio di 8 anni Andrejs, forzatamente separati dal marito e padre Aleksandrs. Le donne del villaggio della Siberia, ignaro del destino dei loro mariti, vivono in baracche costruite male e sono costrette a lavorare come schiave. Melanie mantiene se stessa in vita per il figlio e il marito al quale scrive centinaia di lettere d’amore che non vengono mai inviate, dal momento che il suo indirizzo rimane sconosciuto. Tiene la sua integrità personale di fronte alla fame, al duro lavoro e alla malattia. Dopo 16 anni, Melanie viene rilasciato e torna a Riga, solo per scoprire che il marito Alessandro morì nei campi nel 1942.

Norvegia – Thelma di Joachim Trier
Thelma è una ventenne che si trasferisce a Oslo per studiare. Nel momento in cui trova l’amore, Thelma si rende conto di avere poteri spaventosi e inspiegabili.

Thailandia – By the Time It Gets Dark di Anocha Suwichakornpong
Diverse storie tra loro interconnesse hanno come protagonisti vari personaggi: un regista e la sua musa ispiratrice, una cameriera che desidera cambiare lavoro, un attore e un’attrice. Le loro vite, collegate da fili quasi invisibili, rivelano quanto complessi siano gli strati che compongono l’esistenza umana.

Venezuela – El Inca di Ignacio Castillo Cottin
Una tragica storia d’amore con segue la vita del grande pugile latino-americano Edwin “El Inca” Valero. L’unica lotta che ha perso, è stata quella contro se stesso.

Ucraina – Black Level di Valentyn Vasyanovych
La solitudine abita in una grande città; Kostya. Un fotografo di matrimoni, a lavoro, è circondato da persone felici che celebrano momenti speciali nella loro vita. Kostya è in procinto di arrivare ai 50, e sta perdendo drasticamente tutto ciò che ha amato. Riuscirà a far fronte alla sua disperazione e ritrovare la gioia di vivere?

Paesi Bassi – Layla M. di Mijke de Jong
Layla, diciottenne nata e cresciuta ad Amsterdam, è intelligente, spiritosa e tenace, ma è di origine marocchina, un fatto che in un momento storico di costanti minacce terroristiche la porta a lottare con la crescente diffidenza verso le ragazze con il velo e i ragazzi con la barba lunga. Con la sua frustrazione che cresce incessantemente, Layla si rifugia nella fede e si unisce a un gruppo di musulmani estremisti che combattono a modo loro in nome dell’Islam. La stessa Layla posta su internet filmati sugli orrori in Siria e a Gaza finendo anche con il flirtare con il carismatico Abdel. Quando insieme al pacifico fratello viene arrestata, Layla si sente ferita e smarrita. Decide allora di lasciare casa e di sposare Abdel, andando incontro a un futuro incerto e impossibile.

Spagna – Summer 1993 di Carla Simon Pipò
Catalogna, estate 1993. Per Frida, una bambina di sei anni, la morte della madre segna l’inizio di una nuova vita. Affidata alle cure amorevoli di uno zio e della sua famiglia, Frida lascia la sua casa di Barcellona. Abituarsi alla quotidianità della campagna e a un mondo per lei del tutto sconosciuto non sarà semplice.

Romania – The Fixer di Adrian Sitaru
Una scandalo sessuale sensazionalistico offre a un giovane tirocinante rumeno la grande occasione per far carriera nel mondo del giornalismo francese.

Polonia – The Spoor di Agnieszka Holland e Kasia Adamik 
Janina Duszeiko, ex ingegnere, astrologa e vegetariana, vive in un piccolo e pittoresco villaggio nelle montagne dei Sudeti. Una notte, si imbatte in un corpo morto vicino alla sua abitazione. La vittima è un bracconiere morto in circostanze misteriose. Col tempo, nella zona vengono rinvenuti altri cadaveri di gente nota: erano tutti cacciatori che secondo Janina sono stati uccisi da animali selvatici. Di fronte a un ulteriore ritrovamento, Janina diviene la principale sospettata della polizia e il susseguirsi degli eventi non lascia ulteriori dubbi agli agenti.


Lussemburgo – Barrage di Laura Schroeder
La trentenne Catherine è tornata in Lussemburgo per riallacciare i rapporti con la figlia decenne Alba, che ha dieci anni prima affidato alle cure della madre Elisabeth. Alba è fredda e distante con colei che ritiene una sconosciuta e resiste ai suoi tentativi di riavvicinamento. Un giorno, Elisabeth permette a Catherine di trascorrere qualche ora con la figlia ma Alba si ferisce a un braccio. Temendo la reazione della madre, Catherine decide di far qualcosa di inaspettato, portando la figlia per un po’ di tempo lontano dalla nonna. Ha inizio così per le due un insolito viaggio.

Lituania – Frost di Šarūnas Bartas
Rokas e Inga, una coppia di giovani lituani, si offrono volontari per portare un furgone di aiuti umanitari in Ucraina. Quando i piani cambiano e si ritrovano a essere lasciati a loro stessi, attraversano le grandi terre innevate della regione di Donvass in cerca di alleati e rifugi, incontrando coloro che sono stati colpiti dalla guerra. Nonostante il pericolo, i due finiranno per avvicinarsi maggiormente e capire cosa significhi vivere in guerra.


Libano – The Insult di Ziad Doueiri
Durante la ristrutturazione di un edificio a Beirut, Toni, un cristiano libanese, e Yasser, un profugo palestinese, si scontrano su uno sciocco problema di tubature. Ne deriva una discussione e Yasser finisce con l’insultare Toni. Ferito nella sua dignità, Toni decide di sporgere denuncia dando così avvio a una spirale infernale con l’inizio di un lungo processo destinato a far parlare molto di sé.


Irlanda – Song of Granite di Pat Collins
La storia della vita del cantante irlandese Seosamh Ó hÉanaí, conosciuto anche con il nome inglese Joe Heaney, nato nel 1919 e morto nel 1984: una delle voci più autentiche della tradizione gaelica, oltre che figura enigmatica e complessa, che pagò un prezzo personale alla sua popolarità come artista.


Estonia – November di Rainer Sarnet
Nei paesaggi innevati dell’Estonia del XIX secoli i lupi mannari e gli spiriti vagano liberi mentre la figura di Gesù convive con quella dei kratts, mitologici aiutanti dei contadini fatti di strumenti e ossa. In tale contesto, Liina, lavoratrice di una fattoria, vive un amore condannato con il giovane Hans, la cui lunga attesa la trasformerà in lupo mannaro.

Cile – A Fantastic Woman di Sebastián Lelio
Marina è una giovane cameriera trans che la sera si guadagna da vivere esibendosi come cantante di un piccolo locale dalla dubbia reputazione. Tuttavia, la sua esistenza si complica dopo la morte improvvisa del suo fidanzato, un uomo più grande di lei. L’evento la costringerà a una serie di ostilità da parte delle autorità e della famiglia del suo amato.


Egitto – Sheikh Jackson di Amr Salama
L’improvvisa morte di Michael Jackson manda in tilt l’esistenza di un giovane imam egiziano. Suo accanito fan, il giovane rimetterà in discussione la sua fede e la sua intera esistenza.


Portogallo – Saint George di Marco Martins
Pieno di debiti, il pugile disoccupato Jorge è sul punto di perdere il piccolo figlio e la moglie brasiliana. Necessita dunque di soldi per sanare i conti e convincere l’infelice moglie a non lasciare il Portogallo. Grazie al suo fisico intimidatorio, Jorge si ritrova costretto ad accettare suo malgrado un lavoro in un’agenzia specializzata in recupero crediti. Finirà così in un mondo di violenza e crimine.

Colombia – Guilty Men di Ivan D. Gaona
Mancano otto giorni al matrimonio tra Mariana e René, il cugino di Willington che ama la donna in segreto. Non avendo i soldi per il matrimonio, René decide di rubarli. Nella regione si sta ufficialmente sciogliendo un gruppo illegale di vigilantes, ma una serie di morti sospette getta una luce sinistra anche sulle nozze imminenti. Così il futuro di René finirà, per uno scherzo del destino, a dipendere da Willington.

Messico – Tempestad di Tatiana Huezo
Le voci di due donne riecheggiano sul paesaggio e sulle autostrade del Messico, da nord a sud. Raccontano di corruzione, ingiustizia e violenza, elementi che hanno preso il controllo delle loro vite, desideri e sogni. Miriam una mattina viene arrestata con la falsa accusa di essere una trafficante di esseri umani, andando incontro a sofferenze atroci durante la sua reclusione. Adela, invece, lavora come clown in un circo itinerante ma la sua vita non è più la stessa da quando dieci anni prima sua figlia è scomparsa.

Kosovo – Unwanted di Edon Rizvanolli
L’adolescente Alban vive ad Amsterdam con la madre Zana, che ha lasciato il Kosovo durante la guerra nei Balcani e che ha perso i contatti con la famiglia d’origine. Fonte di problemi a scuola, Alban non si è integrato facilmente con i compagni e preferisce trascorrere le giornate da solo per le strade della città. Quando poi inizia a uscire con Ana, la situazione precipita facendo tornare in superficie ombre di un passato irrisolto che anche dopo vent’anni continuano a provocare dolore.

Vietnam – Father and Son di Dung Luong Dinh
Un padre e un figlio vivono di pesca in una capanna su un fiume lontano dalla civiltà. Moc ha 39 anni e suo figlio Cá ha 6 anni. La madre morì quando Cá aveva solo 4 mesi. Tutto ciò che ha il bambino è il fiume, suo padre e un pulcino giallo per amico. Dopo che a suo figlio viene diagnosticata una grave forma di leucemia, Moc dovrà confrontarsi con la società contemporanea per curarlo e renderlo felice per l’ultima volta.


Repubblica Ceca – Ice Mother di Bohdan Sláma
Hana vive da sola in una grande villa, dove riceve la visita settimanale dei suoi due figli e dei suoi familiari. Un giorno, durante una passeggiata con il nipote, Hana salva Brona, un vecchio nuotatore con una gallina come unico amico, dall’annegamento. L’incontro rinvigorisce Hana, aprendole la strada per un nuovo hobby e per un inaspettato romanticismo.

Bulgaria – Glory di Kristina Grozeva e Petar Valchanov
Petrov è un ferroviere che trova milioni di leva bulgari in contanti sui binari. Decide di portare l’intera somma alla polizia e lo Stato lo premia con un nuovo orologio da polso, che ben presto smette di funzionare. Nel frattempo, Julia Staykova, a capo dell’ufficio di pubbliche relazioni del Ministero dei trasporti, perde il vecchio orologio di Petrov. Ha inizio così per l’uomo una disperata lotta per avere indietro l’orologio ma anche la sua dignità.


Cambogia – First They Killed My Father di Angelina Jolie
L’autrice cambogiana e attivista per i diritti umani Loung Ung ripercorre gli orrori che ha sofferto in patria sotto il letale regime dei Khmer Rossi.

Francia – 120 battements par minute di Robin Campillo
Agli inizi degli anni Novanta nasce Act Up, un’organizzazione di attivisti che hanno come scopo quello di richiamare l’attenzione sull’Aids e sulle conseguenze che l’Hiv ha sui malati. A fondarla è un gruppo di militanti, qualche tempo prima dell’inizio dell’applicazione della triterapia. Tra le fila di Act Up, il giovane Nathan vedrà la sua vita cambiare grazie all’incontro con il radicale Sean.


Iran – Breath di Narges Abyar
Il film riguarda una famiglia iraniana che vive in Iran. Racconta la storia di Bahar, che vive con il padre, Ghafour e la nonna durante gli anni ’70. Bahar sta vivendo nel suo mondo infantile e surreale, pieno di sogni e fantasie.

Algeria – Road to Istanbul di Rachid Bouchareb
Quando la polizia la informa che la sua unica figlia ventenne, Elodie, è partita alla volta della Siria per unirsi alla jihad, la rocker Elisabeth è sconvolta. In stato di shock, non riesce a capire perché la ragazza abbia voluto combattere una guerra non sua. Decide così di partire anche lei per rintracciarla e riportarla in Belgio, sperando di rompere il muro di incomprensione che da tempo le separa.

Singapore – Pop Aye di Kirsten Tan
Per via di un incontro fortuito, un architetto disincantato si imbatte nel suo elefante da tempo perduto per le strade di Bangkok. Eccitato, prende l’elefante e inizia un viaggio attraverso la Thailandia alla ricerca della fattoria in cui sono cresciuti insieme.


Slovenia – The Miner di Hanna Antonina Wojcik Slak
2009, Slovenia, Unione Europea. Da 30 anni, Alija, il minatore, è stato uno dei tanti lavoratori migranti in Bosnia. A causa della crisi, i minatori stanno perdendo i posti di lavoro. Alija viene mandato a controllare una miniera abbandonata. Il suo compito è quello di assicurarsi rapidamente che la miniera sia vuota prima che la direzione venda la società. Ma nella miniera, Alija trova prove nascoste di esecuzioni dopo la seconda guerra mondiale. Gli viene detto di smettere di scavare e di riferire che la miniera vuota. Decide di continuare, anche se rischia il suo lavoro. Alija scopre migliaia di persone eseguite.


Indonesia – Leftlovers di Wicaksono Wisnu Legowo
La vita quotidiana di dieci famiglie, seguita all’interno del remoto villaggio di Java.

Ultimo aggiornamento il 20/09/2017


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