Il domani tra di noi – La recensione del film sentimentale con Kate Winslet e Idris Elba

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Di Simone Fabriziani

Alex e Ben, una coppia di sconosciuti, sopravvivono a un incidente aereo sulle montagne innevate degli Stati Uniti. Gravemente feriti, i due sono costretti a fidarsi ciecamente l’uno dell’altra e a trovare un modo per mettersi in salvo e proteggersi dagli elementi atmosferici. Seppur mascherato da adrenalinico survival movie, Il domani tra di noi non fa di necessità virtù e cade nella pericolosissima trappola del cercare a tutti i costi l’approvazione di un target di pubblico fin troppo specifico.

Il primo film in lingua inglese del regista israeliano Hany Abu-Assad (già applaudito in tutto il mondo con i candidati all’Oscar Paradise Now e Omar) sembra voler ambire alla multi-genericità del cinema contemporaneo raccontando una storia di sopravvivenza che però ha il sapore del melodramma sentimentale più becero e disonesto. Paradossalmente, l’incrocio di generi cinematografici è allo stesso tempo l’ancora di salvezza e la pietra che che fa affondare il film di Assad.

Ispirato al romanzo omonimo di Charles Martin, Il domani tra di noi è, come introdotto in precedenza, un film sentimentale mascherato senza pudore da pellicola di sopravvivenza; se in un certo modo la prima sezione narrativa tra le impervie montagne innevate degli Usa e il viaggio pericoloso verso la vallata per cercare aiuto funziona discretamente, ad affossare le spinte mélo del lungometraggio è l’elemento amoroso che arriva prorompente ad disciogliere i pur precari ma sufficienti equilibri che prima reggevano il rapporto burrascoso ed estemporaneo tra i due protagonisti.
The Mountain Between Us è in estrema soluzione un film sulle coincidenze della vita, sul sempiterno tema del potere della serendipità nel saper forgiare i rapporti più veri, più sentiti, tra cui quelli amorosi. Peccato che, danzando precariamente tra adventure movie e romance da quattro soldi, il film di Assad scelga in dirittura di arrivo la seconda strada, decisamente meno impervia. E non ci sono Kate Winslet o Idris Elba che reggano per giustificare le (quasi) due ore di incertezza cinematografica che si tramuta in deludente occasione mancata di rinnovarsi a spese del genere romantico.
VOTO: 5,5/10




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