The Essential Brad Pitt: I cinque ruoli chiave della carriera dell’attore statunitense

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Di Alfredo Di Domenico

Sono passati un bel po’ di anni dal film di Ridley Scott Thelma & Louise in cui un avvenente e affascinante giovane col cappello seduce e deruba Geena Davis. Quel giovane belloccio si chiama Brad Pitt e per tutti gli anni ’90 sarà il sex symbol della sua generazione. Bello, aitante, un vero e proprio dio greco. Era il 1991 e non passeranno molti anni prima che il suo nome diventi sinonimo di successo al botteghino.


Da li in poi comincia a lavorare per i più grandi, Robert Redford, Edward Zwick, Alan J. Pakula, David Fincher, Alejandro González Iñárritu,  Quentin Tarantino ecc. facendosi le ossa sul set, faticando e non poco per dimostrare di non essere solo un bel volto ma anche un promettente attore. Oggi Pitt è uno dei volti più noti di Hollywood, ha una filmografia davvero invidiabile ed un palmarés di tutto rispetto, Brad ha infatti vinto una Coppa Volpi, due Golden Globe, su 8 candidature, un Bafta e un Oscar come miglior produttore per 12 anni schiavo su ben 6 candidature, tre come attore e tre come produttore, tra i vari premi.
L’esercito delle 12 scimmie (1995)
Siamo nel 2035. Dodici persone vivono sotto terra dal 1997, quando un virus aveva sterminato l’umanità intera. La Terra è popolata solo animali. Per capire cosa è successo, uno dei dodici viene mandato indietro nel tempo. Un visionario Terry Gilliam offre a Pitt uno dei suoi primi ruoli importanti, dove la bellezza non occorre. Un ruolo di un certo livello, difficile e complesso in cui Pitt dimostra una grande destrezza e una buona dose di coraggio. Grazie a questo sinistro ruolo Brad vince il suo primo Golden Globe in supporting e riceve una candidatura agli Oscar, la prima ed unica per molto tempo.
Fight Club (1999)
Jack, uno Yuppie in cerca di se stesso, subisce il fascino travolgente e malsano di Tyler Durden, un disturbato gestore di palestre clandestine dove gli atleti si picchiano a sangue per dar sfogo alle proprie repressioni. Alla fine del millennio più fa colpo con uno dei film più intriganti e rappresentativi degli anni ’90, ovvero Fight Club di David Fincher. Il film offre una visione altamente critica del consumismo e dell’alienazione dell’uomo moderno. Insieme a Edward Norton instaurerà una sinergia perfetta che porterà il film a diventare uno dei film più apprezzati e visionari della decade, oltre che un vero e proprio cult moderno, soprattutto grazie al personaggio di Tyler Durden, tamarrissimo ma irresistibile alter ego del protagonista.
Babel (2006)
Il primo lustro degli anni’00 si possono considerare come un periodo di transizione per Pitt che passa dai blockbuster e i film dal taglio commerciale a un film delicato e intimista come Babel di Alejandro González Iñárritu. Film corale che lo vede in coppia con la una magnifica Cate Blanchett.  I coniugi Jones, Richard e Susan, sono una coppia di americani infelici, a causa di una tragedia avvenuta tempo prima, la morte del figlio. La coppia decide di provare a dimenticare e a recuperare un rapporto che si è logorato, con un viaggio in Marocco. Mentre percorrono, su di un pullman, una strada tra le montagne dell’Atlante, un proiettile colpisce la donna ad una spalla ferendola gravemente. Un Pitt cosi dolente e intenso non l’avevamo visto mai, la sua performance è stata molto apprezzata dalla critica che però non gli ha tributato i meriti dovuti. Poco male, il film rappresenta comunque un giro di boa per la carriera di Pitt che da li in poi riprenderà il suo posto di leading man anche nel nuovo millennio.
Il curioso caso di Benjamin Button (2008)
Il film narra la curiosa storia di Benjamin Button, che nasce con l’aspetto di un ottantenne e crescendo, invece di invecchiare, inspiegabilmente ringiovanisce. Durante la sua crescita/ringiovanimento l’uomo si innamorerà della bella trentenne Daisy, ma il loro amore è destinato a prende strade opposte: mentre lei diventerà sempre più vecchia, lui diventerà sempre più giovane. Nuovamente in coppia con Cate Blanchett Brad Pitt ottiene uno dei ruoli più impegnativi della sua carriera. Aiutato dal trucco  e dagli effetti speciali Pitt ci fa rivivere la sua esistenza dalla fine all’inizio. Quello che più stupisce e che sotto tutto quel trucco, dietro gli effetti speciali ci sono sempre i suoi occhi che donano una profondità ed un innocenza disarmante. Dopo tanti anni Pitt riceve la prima candidatura come migliore attore. L’Oscar arriverà anni dopo ma questa resta sicuramente una delle più belle performance della sua carriera.
Bastardi senza gloria (2009)
Ancora un film corale, dove eccellere ed emergere è ancora più difficile. Ma a Brad Pitt le sfide non spaventano. Nuovamente un iconico personaggio quello del tenente Aldo Raine a capo della sua squadra di Bastardi a caccia di Nazisti durante la seconda guerra mondiale. Irresistibile, divertente a tratti grottesco è uno dei personaggi meglio riusciti della carriera di Pitt e sicuramente una delle sue migliori interpretazioni. Grandissimo ed ennesimo successo di pubblico e critica, il film di Tarantino non fa altro che accrescere le credenziali di Pitt che alle soglie dei 50 anni è più attivo e richiesto che mai.

Intervista col Vampiro, Sleeper, Sette anni in Tibet, Vi presento Joe Black, Troy, Mr.& Mrs Smith, The Tree of Life, Fury, ecc ecc. e tanti altri sono i titoli che formano la sua filmografia, quali sono i vostri preferiti?