In bocca al lupo Luca Guadagnino: I sei registi italiani che hanno ottenuto una candidatura all’Oscar

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Di Simone Fabriziani

Candidato al Critics’ Choice Award e al Bafta per la regia dell’acclamato dramma lgbt Chiamami col tuo nome, il regista palermitano Luca Guadagnino potrebbe diventare il sesto cineasta nostrano ad ottenere una candidatura all’Oscar per la miglior e regia, seguendo la scia di sei  illustri personalità italiane che, nei decenni passati dello scorso secolo, hanno ottenuto la nomination da parte dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences.


Si parte con il 1962 quando il leggendario regista romagnolo Federico Fellini ottiene la prima candidatura all’Oscar nella categoria della regia per La dolce vita, ad oggi uno dei titoli italiani più conosciuti al mondo. In totale Federico Fellini ottiene altre tre nomination alla regie, più otto menzioni alla sceneggiatura per un totale di 12 nomination all’Oscar: nel 1964 per 8 1/2, nel 1971 per Fellini – Satyricon e nel 1976 per Amarcord. Nessuna statuetta alla regia per Fellini, se non cinque Oscar ottenuti simbolicamente per il miglior film straniero e una sacrosanta statuetta alla carriera nel 1993. Nel 1963 bissa il successo italiano Pietro Germi con Divorzio all’italiana, che si guadagna però una statuetta alla miglior sceneggiatura originale, la prima in assoluto andata ad addetti ai lavori nostrani fino al 1988 con il trionfo di Bertolucci.


Nel 1969 arriva una sorprendente candidatura all’Oscar per la miglior regia per La battaglia di Algeri, scritto e diretto dal regista toscano Gillo Pontecorvo; oltre alla nomination alla regia, Pontecorvo ottiene anche una menzione alla sceneggiatura originale, proprio come era successo per ben otto volte anche a Federico Fellini. Nessuna statuetta concretizzatasi.


Nel 1977 l’Italia, e l’Academy, fanno la storia. La regista romana Lina Wertmuller diventa la prima donna dietro la macchina da presa ad ottenere nomination all’Oscar, e lo fa per il popolarissimo all’epoca Pasqualino Settebellezze; assieme alla storica menzione dell’Academy anche una nomination alla sceneggiatura originale. Nessuna candidatura si tramuta però in trofeo, nonostante il momento storico. A rimediare al mancato Oscar alla regia per un cineasta italiano ci pensa l’anno 1988.


A fare la storia dell’Italia presso gli Academy Awards ci pensa il regista emiliano Bernardo Bertolucci, ad oggi unico regista nostrano ad aver ottenuto più di una candidatura alla statuetta alla regia ed aver addirittura vinto. Uomo dei record per l’Academy quindi, che entra nelle grazie di Hollywood grazie ad una prima, controversa nomination alla regia nel 1974 per Ultimo tango a Parigi, seguita nel 1988 dai 9 Oscar vinti dal kolossal L’ultimo imperatore, per cui Bertolucci ottiene la statuetta alla regia ed una alla sceneggiatura adattata. Questa è la prima volta per un cineasta italiano, ed anche l’unica fino ad ora.

Ultimo regista italiano ad ottenere la candidatura alla statuetta di categoria è il discusso Roberto Benigni per La vita è bella, ad oggi uno dei maggiori incassi nella storia del cinema della penisola. Il film del regista toscano ottiene in tutto 7 nomination e un totale in risultato di 3 Oscar, un record imbattuto per una pellicola in lingua italiana. Benigni, oltre alla candidatura alla regia, viene menzionato anche per la sceneggiatura originale e come attore protagonista, vincendo quest’ultima statuetta oltre a ritirare l’Academy Award per il miglior film straniero.
Per scoprire se Luca Guadagnino riceverà una nomination all’Oscar dovremo attendere martedì 23 gennaio alle ore 14.35 circa ora italiana quando l’Academy of Motion Picture Arts and Sciences svelerà le cinquine in tutte le categorie.