L’archivio personale di Woody Allen descritto come misogino e con un’ossessione per le giovani ragazze

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Di Gabriele La Spina

L’autore freelance del Washington Post, Richard Morgan è diventato la prima persona a leggere interamente l’archivio personale del regista di culto Woody Allen, custodito nella Firestone Library dell’Università di Princeton fin dal 1980. L’archivio descritto da Morgan in un articolo, include sceneggiature e note personali di Allen, 56 contenitori per 57 anni di archivio. 

Una delle opere mai compiute dal regista che salta all’occhio è intitolata The Filmmaker, che avrebbe dovuto vedere lo stesso Woody Allen come protagonista, in un ruolo ispirato a Federico Fellini, ma in versione regista di cinema porno che si innamora di una donna molto più giovane di lui. La sceneggiatura sarebbe stata scritta tra la fine degli anni ’60 e l’inizio dei ’70, per poi essere abbandonata da Allen. Il protagonista del film, chiamato proprio Woody Allen, era un documentarista stanco del suo lavoro, che decide di diventare regista di film pornografici. Fidanzato con la libraia Susan, è ossessionato da una donna schizofrenica di nome Jennifer, che incontra durante le riprese in un ospedale psichiatrico. Alla fine Allen lascia Susan per Jennifer.
Morgan ha riportato nell’articolo anche un dialogo della sceneggiatura in questione:
Jennifer:C’è qualcosa in te che mi sembra di percepire. Sospetto che potenzialmente tu sia una persona… molto profonda… e che tu soffra molto.
Woody: Io – lo sai…
Jennifer:Un giorno sarai un grande artista. È nei tuoi occhi.
Woody: Hai il volto più bello che abbia mai visto in vita mia. È vero.”
Non è un fatto nuovo riscontrare nella filmografia di Allen personaggi che si innamorano di donne molto più giovani, in molti casi che lui protagonista. Il miglior esempio è proprio la più celebre delle pellicole del regista, Manhattan, dove un 42enne Allen ha una relazione con la 17enne Mariel Hemingway. E proprio nel prossimo film del regista, A Rainy Day in New York, vedremo la relazione tra un 44enne, interpretato da Jude Law, e una 15enne.
Dall’inizio fino alla fine, Allen, gocciola semplicemente con ripetitiva misoginia“, scrive Morgan riguardo l’archivio di Allen. “Allen, che è stato nominato 24 volte all’Oscar, non ha mai avuto bisogno di idee oltre quella dell’uomo lascivo e della sua bellissima conquista“.
Morgan riporta inoltre che l’archivio è pieno zeppo di storie simile, tutte caratterizzate da una “fervente ossessione per le giovani donne e ragazze”. Una storia breve racconta la relazione tra un personaggio maschile “ricco, colto e rispettato” e amante indiana 21enne. Un altro racconto, intitolato “Consider Caplan”, parla di un 53enne innamorato della sua vicina di 17 anni. Una storia del New Yorker del 1977 intitolata “The Kugelmass Episode” parla di un quarantacinquenne affascinato dalle collegiali al City College di New York.



Potete leggere qui l’articolo integrale pubblicato sul Washington Post.

Fonte: IndieWire


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