The Disaster Artist – La recensione del film di e con James Franco vincitore del Golden Globe

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Di Simone Fabriziani

Nel 2003 un alieno dalle origini misteriose approda nel circuito americano dello show business e capovolge definitivamente le coordinate della tradizionale traiettoria dell’american dream dirigendo, scrivendo ed interpretando lo (s)cult The Room. Il solido film diretto ad interpretato da James Franco ne racconta la avventurosa e grottesca realizzazione.

Presentato lo scorso anno alla stampa statunitense al SXSW Festival con enorme successo di pubblico, The Disaster Artist è ispirato al libro autobiografico di Greg Sestero e Tom Bissell “The Disaster Artist: My Life Inside The Room, the Greatest Bad Movie Ever Made”, narrazione ironica ma allos tesso tempo lucida del background che ha portato alla luce quello che ad oggi è affettuosamente riconosciuto come “Il Padrino dei film brutti”. A portare in vita le pagine dell’adattamento cinematografico curato degli sceneggiatori Michael H. Weber e Scott Neustadter c’è il memorabile Tommy Wiseau interpretato da James Franco e il Greg Sestero i cui panni sono indossati da Dave Franco, fratello dell’attore/regista, improbabile coppia di aspiranti attori di San Francisco in cerca di un’occasione per sfondare ad Hollywood, effimera e e luccicante mecca della fabbrica dei sogni.

Improbabile coppia di amici e colleghi di sogno, Wiseau e Sestero portano a compimento i sogni del misterioso e goffo Tommy realizzando uno scalmanato e disastroso tentativo di lungometraggio destino al grande schermo che nel 2003, dopo alcuni timidi ma feroci passaparola, diventa pian piano un fenomeno cult assoluto alle proiezioni di mezzanotte.
Ode al rovescio della medaglia del sogno americano, The Disaster Artist è un biopic narrativamente quadrato e solidamente incisivo che, pur nella sua formula tradizionale, fa dell,’ironia e della weirdness di Tommy Wiseau le virtù favorevoli che hanno portato alla riscossione di un successo unanime di pubblico e critica, culminato con un Golden Globe Comed/Musical allo stesso James Franco, macchiettistico eppure irresistibile alieno dalle origini misteriose approdato ad Hollywood, emblema di una mediocrità e di una baldanza sbruffona il cui sorprendente ed inaspettato valore viene coltivato nella effimera e valueless Los Angeles delle stelle.
Ricetta per un delizioso disastro dal sapore del cult immediato.
VOTO: 8/10



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