The Essential Paul Thomas Anderson: tre film per riscoprire il talento del regista de ‘Il filo nascosto’

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Di Simone Fabriziani

Classe 1970, il regista californiano Paul Thomas Anderson è attualmente nelle sale italiane con il capolavoro Il filo nascosto, candidato a 6 premi Oscar e titolo che lo ha portato a guadagnarsi la sua ottava nomination alla statuetta personale, senza mai ottenere il trofeo. In una carriera di regista e sceneggiatore di film sminali per il nuovo cinema americano contemporaneo, Anderson ha da sempre regalato al pubblico più esigente delle lezioni di cinema impareggiabili.


Proprio in occasione dell’uscita dell’ultimo film in collaborazione dietro e davanti la macchina da presa con Daniel Day-Lewis ripercorriamo la carriera del cineasta statunitense scegliendo tre titoli che per la Redazione meglio descrivono e racchiudono la poetica di Paul Thomas Anderson raggiungendo vette sublimi di poesia cinematografica e grande maestria nel racconto delle più elementari pulsioni del’animo umano.

Magnolia (1999)
Seconda nomination all’Oscar per Paul Thomas Anderson in veste di sceneggiatore dopo l’exploit di due anni prima di Boogie Nights – L’altra faccia di Hollywood ed ancora oggi il suo titoli più ambizioso, universale. In una Los Angeles notturna e spietata la vita di vari personaggi si mescola alle disperate umanità di una America in corso di collisione con una tempesta di rane biblica, purificatrice. Memore della lezione di Robert Altman, Anderson realizza il suo film più corale, cinefilo ed emotivo. Grande lo stuolo di attori che ha partecipato al film, tra cui gli indimenticabili Tom Cruise, Philip Seymour Hoffman, Julianne Moore e Jason Robards.
Il petroliere (2007)
Di matrice kubrickiana ed ispiaro al romanzo “Oil!” di Upton Sinclair, “There Will Be Blood” è il film più pessimista di Anderson , una disamina sinfonica e disperata di una America di inizio Novecento vorace e venale; emblema di queste animalesche ambizioni è il maligno Daniel Plainview interpretato da un monumentale Daniel Day-Lewis, premiato qui con la sua seconda statuetta. Otto nomination all’Oscar e tre candidature al cineasta in veste di produttore, sceneggiatore e regista. Premio anche la fotografia di Robert Elswit.
The Master (2012)
Leone d’argento alla regia e Coppa Volpi attoriale condivisa da Philip Seymour Hoffman e Joaquin Phoenix, The Master raggiunge nuove vette per il cinema di Paul Thomas Anderson. Il film è una filosofica disamina sulla dinamica servo-padrone e sulla nascita della setta religiosa di Scientology, nonostante il lungometraggio non ne rechi alcuna traccia diretta. Tre nomination all’Oscar complessive, tra cui attore protagonista, attore non protagonista e attrice non protagonista ad Amy Adams.

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