The Essential Robert Downey Jr. – Tre ruoli chiave per riscoprire la carriera dell’attore americano

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Di Simone Fabriziani

Classe 1965, 53 anni oggi e in arrivo sui grandi schermi di tutto il mondo a fine mese con la prima parte del gran finale Avengers: Infinity War, il prossimo anno con il remake di Le avventure del dottor Dolittle, l’attore statunitense Robert Downey Jr. si prepara a festeggiare un compleanno all’insegna del grande cinema popolare di successo.

Talento giovanile raro e prorompente, Robert Downey Jr. è passato dai rutilanti e difficili anni ’90 della droga e dei famigerati problemi con la giustizia americana alla rinascita umana e artistica con il passaggio privilegiato in saghe di successo iniziate con l’universo condiviso Marvel nel 2008 con Iron Man  e l’anno successivo con la rilettura steampunk del mito di Sherlock Holmes nei due film di Guy Ritchie.
La redazione vuole celebrare i successi dell’attore statunitense attraverso tre ruoli chiave e fuori dagli schemi che hanno reso rendono ancora Robert Downey Jr. un fuoriclasse fin troppo sottovalutato.
Charlot (1992)



Poco celebrato titolo diretto da Sir Richard Attenborough, Charlot è l’ottimo prodotto biografico che racconta l’ascesa del genio della comicità (e non solo) di Charlie Chaplin, uno dei volti più monumentali della storia del cinema occidentale. A vestire gli ingombranti panni del genio britannico è un giovane Robert Downey Jr. in ascesa, che incarna alla perfezione i tumulti pubblici e privati di Chaplin ricevendo per questo ambizioso ruolo la prima nomination all’Oscar e un Bafta maschile. Da riscoprire.
Fur – Un ritratto immaginario di Diane Arbus (2006)



Parlando sempre di film biografici, Fur è invece l’antitesi del racconto del vero più tradizionale; un vero e proprio biopic agli antipodi quello diretto da Steven Shainberg che racconta la genesi del successo fotografico dell’americana Diane Arbus (Nicole Kidman) e dei suoi soggetti, oggi comunemente catalogati come freaks. Sotto il pesante trucco di una inedita Bestia in un immaginifico capovolgimento della fiaba francese, l’attore statunitense lavora per sottrazione facciale e sfodera le sue migliori doti recitative nonostante la croce e delizia del trucco prostetico, infondendo gentilezza e compassione al suo “mostro” ispirazionale per la Arbus.

Tropic Thunder (2008)


Seconda nomination all’Oscar per Robert Downey Jr. per il divertente ed acclamato Tropic Thunder, ambiziosa satira sul cinema di guerra americano scritta, diretta ed interpretata da Ben Stiller. Qui Downey veste i multipli panni di Kirk Lazarus, un attore hollywoodiano dal metodo recitativo estremo indimenticabile e dissacrante. Nello stesso anno dell’exploit di popolarità di Iron Man, la consacrazione definitiva come attore di prima fascia e star assoluta del box-office internazionale. Ancora oggi.

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