Tuo, Simon – La recensione del film campione di incassi Usa con Nick Robinson

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Di Simone Fabriziani

Simon Spier è un adolescente omosessuale che non si è mai dichiarato ai suoi compagni di classe. Un’email mandata a un ragazzo che non ha mai incontrato finisce però nelle mani sbagliate e Simon si ritrova da un momento all’altro in una situazione complicata, fatta di soprusi e ricatti da parte dei bulli della sua classe. In arrivo nelle sale cinematografiche italiane, dopo il grande successo di pubblico negli Usa, Tuo, Simon, commedia adolescenziale LGBT diretta da Greg Berlanti e distribuita da 20th Century Fox.

Tratto dal romanzo “Simon vs. The Homo Sapiens Agenda” di Becky Albertalli, il film di Berlanti è sorretto da una sceneggiatura adattata curata a quattro mani da Elizabeth Berger e Isaac Aptaker, in costante equilibrio tra pedagogismo indirizzato alla generazione adolescenziale contemporanea e scanzonato e tenero lungometraggio che racconta i primi amori e il difficile passaggio dal coming out all’accettazione della propria identità sessuale con piglio furbesco e, a tratti, maledettamente stereotipato.

Se la chimica tra i vari protagonisti è ironicamente funzionante (merito anche del buon teen casting di interpreti idoli della nuova generazione pane e Netflix come Nick Robinson e Katherine Langford), il film diretto da Greg Berlanti affronta però la delicata tematica della appropriazione di una identità sessuale ancora oggi spesso troppo scomoda raffazzonando stilemi e stereotipi tipici del filone cinematografico adolescenziale senza mai risultare carta vincente di una moda lanciata sul grande schermo da almeno più di un decennio. La sensazione, molto forte, è quella di assistere difatti ad un (ri)aggiornamento della sensibilizzazione alla delicata tematica LGBT in salsa adolescenziale senza però alzare la voce (quando si può) sugli altri innumerevoli lungometraggi del passato anche recente che hanno affrontato la spinosa questione culturale e sociale.
La generazione 13 Reasons Why, però, adorerà il film e i suoi pur teneri e affiatati protagonisti collegiali.

VOTO: 6/10




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