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Di Gabriele La Spina
Ne ha fatta di strada la piattaforma di streaming Netflix, inizialmente quasi unicamente dedicata alla produzione di serie televisive. Oggi il colosso americano non solo è divenuto patria per grandi artisti del campo cinematografico, autori che chiunque avrebbe potuto etichettare come tradizionalisti per poter passare a una piattaforma simile, ma si sta quest’anno affermando anche come imponente contender della stagione dei premi.
E per far sì che tutto ciò accada le regole dell’Academy, e degli award più in generale, impongono un rilascio nelle sale cinematografiche per la qualificazione. Netflix ha diversi cavalli su cui puntare, ma il suo purosangue della stagione rimane Roma di Alfonso Cuaron, film già vincitore del Leone d’Oro a Venezia. Roma riceverà in fatti il migliore e più lungo trattamento di rilascio, sarà nelle sale americane per ben 3 settimane, a cominciare dal 21 novembre, per poi approdare in streaming il 14 di dicembre. La cosa che sorprende è però il rilascio di molte altre pellicole, testimoniando non solo quanto Netflix voglia investire nella possibilità di collezionare qualche premio in più in questa stagione, ma anche il rispetto verso autori di culto del cinema mondiale. La ballata di Buster Scruggs dei fratelli Coen, sarà nelle sale per una settimana prima del rilascio sulla piattaforma, e stessa cosa accadrà, a sorpresa, anche a Birdbox di Susanne Bier, film distopico con Sandra Bullock.
“C’è stato un travolgente responso a tutti i nostri film in questa stagione dei festival, incluso Outlaw King che sarà nei cinema e su Netflix la prossima settimana“, dichiara il presidente della sezione film di Netflix, Scott Stuber. “Collaboratori e registi sono una priorità per Netflix, e ci rinnoviamo costantemente per supportarli“.
Da Martin Scorsese con l’imminente The Irishman, a David Mackenzie con Outlaw King, fino a Paul Greengrass con 22 Luglio, Netflix continua ad attrarre grandi autori del cinema contemporaneo; grazie alla possibilità di accedere ad alti budget e una totale direzione artistica, per progetti che i grandi studio hanno spesse volte rifiutato, per evitare di rischiare. Aggiungendo anche la possibilità di un rilascio nelle sale, con il successivo raggiungimento di un’utenza di 137 milioni da tutto il mondo, attraverso la piattaforma di streaming.
Roma di Cuaron sarà l’inizio di una nuova era per Netflix. Il film è un vivo ritratto del conflitto domestico e della gerarchia sociale in un momento di disordini politici, raccontato attraverso le vicende della domestica Cleo e della sua collaboratrice Adela, entrambi di discendenza mixteca, che lavorano per una piccola famiglia borghese nel quartiere Roma a Città del Messico. Sofia, madre di quattro figli, deve fare i conti con l’assenza del marito, mentre Cleo affronta una notizia devastante che rischia di distrarla dal prendersi cura dei bambini di Sofia, che lei ama come se fossero i propri.
Il film avrà un rilascio in un numero limitato di sale negli USA, a Los Angeles, New York e in Messico. Ulteriori sale verranno aggiunte successivamente per altre città americane e per Londra, con la prospettiva di un rilascio in altri territori del mondo dal 7 dicembre. In totale, Roma arriverà in 20 territori in tutto il mondo, incluse alcune proiezioni nel formato 70mm. La ballata di Buster Scruggs verrà invece rilasciato dall’8 novembre a Los Angeles, New York, San Francisco e Londra, per poi aggiungere ulteriori sale in altre città americane, a Toronto e nel resto d’Europa; mentre Birdbox arriverà dal 13 dicembre nelle medesime città.
Fonte: Variety
