Da Anna ad Elisabetta, quando gli Oscar hanno premiato la monarchia inglese

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Di Simone Fabriziani

Il recente Oscar assegnato a Olivia Colman in La favorita, nei panni della instabile Regina Anna Stuart, è soltanto l’ultima delle statuette donate ad interpreti nei panni dei alcune delle figure più controverse e regali della storia millenaria della monarchia britannica.

Nella storia degli Academy Awards ben sei sono i ruoli, sia maschili che femminili, che hanno ritratto con originalità ed efficacia figure della monarchia britannica. Ecco, in ordine di premiazione cronologica, le teste coronate inglesi che si sono portate a casa negli anni la statuetta più ambita di Hollywood.
Charles Laughton in  Le sei mogli di Enrico VIII (1933)



La vita privata di uno dei monarchi inglesi più noti, un re che ha cambiato la Storia proprio a seguito dei suoi desideri privati. Enrico VIII, per sposare le donne di cui man mano si innamorava (magari eliminando fisicamente quelle di cui si stancava) provocò lo scisma religioso d’Inghilterra. Due nomination alla statuetta, un Oscar.

Katherine Hepburn in  Il leone d’inverno (1968)



Sul finire dell’anno 1183, Enrico II, re d’Inghilterra, è preoccupato per la successione al trono. Convoca la moglie, Eleonora d’Aquitania, i tre figli, la sua favorita e Filippo re di Francia. Lo scontro che ne segue è violento, gli intrighi si scatenano. Infine la vincitrice (parziale) sarà Eleonora. Candidato a sette Oscar, tre statuette.
Judi Dench in Shakespeare in Love (1998)

Estate del 1593. William Shakespeare è un giovane astro in ascesa del teatro elisabettiano, ma si sta accorgendo che la sua vena creativa si esaurisce. Per quanto si sforzi, non riesce a iniziare la sua nuova e attesissima opera “Romeo ed Ethel, la figlia del pirata”. Will sente il bisogno di una musa ispiratrice e la trova in Viola decisa a diventare attrice nonostante sia una carriera vietata alle donne. Tredici nomination all’Oscar, sette statuette.


Helen Mirren in The Queen – La regina (2006)


Alla morte della principessa Diana, la regina d’Inghilterra e il primo ministro cercano insieme un compromesso tra la tragedia privata e la richiesta del Paese di condividere il lutto con i reali. Candidato a 6 premi Oscar, inclusi miglior film e miglior regia. Un Oscar.
Colin Firth in Il discorso del re (2010)



La storia di Re Giorgio VI d’Inghilterra, padre di Elisabetta II, che salì con riluttanza al trono dopo l’abdicazione del fratello. Chiamato confidenzialmente Bertie, soffriva di una pesante balbuzie ed era considerato inadatto a regnare. Dopo aver pronunciato, con molto imbarazzo, un discorso pubblico, Re Giorgio decise di ricorrere all’aiuto di Lionel Logue, un logopedista dai metodi poco ortodossi. Candidato a 12 premi Oscar, quattro statuette.
Olivia Colman in La favorita (2018)



Inghilterra, inizio del XVIII secolo. La regina Anna vede il suo rapporto con la sua consigliera e amante clandestina Sarah Churchill, la duchessa di Malborough, sconvolto dall’arrivo di Abigail, la giovane cugina della duchessa. Ben presto, gli equilibri di potere tra le tre donne finiranno per influenzare anche i rapporti tra la sovrana e la corte. Candidato a 10 premi Oscar. Una statuetta.






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