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Di Gabriele La Spina
È stata una delle serie più chiacchierate del 2018, quella che ha segnato il ritorno dietro la macchina da presa nuovamente per il piccolo schermo dopo la strepitosa Big Little Lies, per il regista canadese Jean-Marc Vallée. Sharp Objects, adattamento del romanzo d’esordio di Gillian Flynn, è stato uno slow-burn thriller, consumatosi con calma, ma che ha spiazzato nel suo finale permettendo a Amy Adams di offrire una delle migliori performance della sua carriera.
Le vicende della giornalista autolesionista Camille, si sono concluse con gli 8 episodi della miniserie, e la stessa creatrice Marti Noxon aveva sottolineato che vi sarebbe stato alcun seguito, almeno fino ad oggi. Durante l’SXSW Film Festival in corso in questi giorni, la Noxon ha confessato che lei e l’autrice del romanzo Gillian Flynn hanno meditato su un possibile ritorno della serie. “Forse ci sarà un seguito, forse scopriremo di più sulla sorella di Camille e sulla madre Adora“, ha rivelato a Deadline. “Gillian e io ci stiamo pensando su“.
Similmente è accaduto lo scorso anno con Big Little Lies, pensata come una miniserie senza alcun seguito, quando lo stesso showrunner David E. Kelly aveva calmato gli animi riguardo un possibile sequel, le produttrici Nicole Kidman e Reese Witherspoon hanno convinto la scrittrice del romanzo d’origine Liane Moriarty a scrivere nuove storie legate alle donne di Monterey. La seconda stagione con al regia di Andrea Arnold si appresta infatti ad arrivare questo giugno su HBO.
Si tratta di un dietrofront da parte della creatrice della serie, nonché per il presidente della programmazione di HBO, Casey Bloys, che aveva dichiarato questa estate: “Tratta un argomento molto più oscuro [rispetto a Big Little Lies] ed ha richiesto molto per Amy interpretare quel personaggio. È troppo chiedere a qualcuno di riprendere quel ruolo. Non è un ruolo che si può interpretare di nuovo. Questo ha perfettamente senso per me. Senza di lei, non credo che una seconda stagione abbia senso“.
Fonte: IndieWire
