Wonder Park – La recensione del film d’animazione di Nickelodeon

Seguici anche su:
Pin Share

Di Massimo Vozza

L’emittente televisiva americana per piccoli e piccolissimi Nickelodeon tenta il successo sul grande schermo con il lungometraggio animato Wonder Park, tentando il più possibile di adattarsi alla spettacolarizzazione della sala ma dimenticandosi di allargare il suo pubblico di riferimento, puntando sul sicuro, ossia su una storia estremamente semplicistica seppur efficace.

June è una bambina estremamente creativa alla quale piace giocare in compagnia della madre inventando attrazioni per un fantasioso parco dei divertimenti gestito da animali, il quale prende vita attraverso l’uso della sua fantasia. Quando l’equilibrio familiare è messo a rischio, la piccola non riesce più a portare avanti il suo passatempo preferito finché non sopraggiunge una richiesta di aiuto dal parco stesso, minacciato adesso da una nube distruttiva, nel quale June si ritrova improvvisamente come se esistesse veramente.
Nonostante una caratterizzazione estetica dei personaggi, soprattutto degli animali, non particolarmente memorabile, l’animazione del parco funziona estremamente bene, il quale sembra effettivamente essere uscito dalla mente della bambina, e regala alcune piccole sequenze abbastanza coinvolgenti e d’intrattenimento; meno interessante invece, seppur necessaria ai fini narrativi, è la parte al di fuori del parco, dove si indaga con ridondanza nei rapporti familiari e di amicizia della protagonista. Altro aspetto non proprio apprezzabile, la presenza di brani pop che mal combaciano con l’animazione. La comicità, alla base del progetto, non è mai scoppiettante e a volte risulta troppo scontata ed esclusivamente rivolta ai bambini ma senza dubbio funziona e ben si bilancia con i toni più grigi della storia che potrebbero anche commuovere i giovanissimi spettatori. Inoltre il messaggio positivo del film a loro riservato è efficace, un buon insegnamento da non dimenticare mai.
Seppur non si raggiungano mai le vette che delle montagne russe del parco, Wonder Park è un progetto tutto sommato riuscito, un prodotto più che discreto che, soprattutto in un periodo come quello delle feste pasquali, potrebbe riportare qualche famiglia in sala anche se forse nel giro di qualche giorno si dimenticherà il più che vedranno del cartone animato. Eccetto le scimmiette di peluche, le protagoniste del merchandising portante di Wonderland: così tenere e inquietanti al tempo stesso, con tanto di loro canzoncina, da poter essere definite memorabili.
VOTO: 6.5/10

Pubblicato

in

da