Midway – La recensione dell’ottimo war movie diretto da Roland Emmerich

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Di Dario Ghezzi

Nel 1941, la flotta giapponese attacca a sorpresa la base navale di Pearl Harbor dando vita, di fatto, all’entrata degli USA nella Seconda Guerra Mondiale. Nel 1942, la flotta statunitense, intercettando le comunicazione della Marina Militare Giapponese, riesce a bloccare l’avanzata del nemico nel pacifico, a largo di Midway, dando vita a una battaglia epica che cambierà per sempre le sorti del conflitto.
Questa è la trama di Midway, il nuovo film di Roland Emmerich con un cast stellare. Nella pellicola troviamo Ed Skrein, Patrick Wilson, Luke Evans, Aaron Eckhart, Nick Jonas, Mandy Moore, Dennis Quaid e Woody Harrelson. Roland Emmerich in una visione corale imposta dal regista, di certo non nuovo ai film d’azione, con Midway torna ad esplorare la storia, unendo visione documentaristica a sfoggio dell’oggetto filmico. 
Midway è un film di uomini oltre che di guerra, di tattiche, di vittorie e sconfitte. Seguiamo le storie dei soldati, sia sugli aerei da combattimento ma, anche, nel loro privato. Emmerich indaga la dimensione umana dei suoi personaggi, le paure le aspettative.

Ma, nella pellicola, il giusto spazio viene dato anche al nemico, di cui apprendiamo il punto di vista, nonostante lo snodo principali ruoti attorno agli “eroi americani”, alcuni più caratterizzati, altri meno. In effetti, le vicende di alcuni personaggi vengono liquidate in modo frettoloso, forse per dare peso alla Storia con la “S” maiuscola. 
La ricostruzione è dettagliatissima, anche riguardante gli aspetti tecnici e Midway si presenta quasi come un film di altri tempi, un war movie impeccabile e, contrariamente alla durata monstre, scorrevole e capace di guidare lo spettatore verso il conciliante e forse atteso finale.
VOTO: 8/10


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