Io Sono Nessuno – La recensione dell’action-movie con un inedito Bob Odenkirk

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Di Dario Ghezzi

Sarà nelle sale italiane a partire dall’1 luglio Io sono Nessuno diretto dall’ex stunt-man Ilya Naishuller e sceneggiato da Derek Kolstad con protagonista Bob Odenkirk e, tra gli altri, Connie Nielsen. Il personaggio principale è Hutch, un uomo che sembra essere un sottomesso e represso padre di famiglia dalla vita piatta e monotona. In realtà, quasi subito, capiamo che Hutch nasconde un passato segreto, fatto di violenza e molta più action di quanto  sembri. Le conseguenze di una rapina nella sua casa, infatti, lo portano a tirare fuori il lato che credeva di aver sepolto mettendo in atto una serie di eventi capaci di stravolgere la sua vita e mostrarlo con occhi diversi alla sua famiglia.
Nel titolo del film c’è già tutto il significato della trama a cui lo spettatore si trova di fronte: un nessuno, un ordinario che diventa straordinario. Stavolta, però, la causa scatenante non è una storia di vendetta, non c’è una motivazione profonda che scatena la furia omicida del protagonista. È forse questo l’escamotage più riuscito del film, in cui il pretesto si trasforma nella volontà di dar vita a un “action-picchiaduro” dove le scene di combattimenti e di sofisticate trappole la fanno da padroni.

Io sono Nessuno è infarcito di momenti ironici che si incastrano perfettamente nelle scene di violenza, in modo armonico, come armoniche sono tutte le sequenze dei combattimenti. Io sono Nessuno debutta nelle sale italiane a partire da giovedì 1 luglio con Universal Pictures.

VOTO: 🟊🟊🟊


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