The King’s Man – Le origini – La recensione del prequel con Ralph Fiennes

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Di Dario Ghezzi

Il duca Orlando Oxford si è votato al pacifismo dopo la tragica morte della consorte. Da quel momento, per proteggere il figlio Conrad, ha messo da parte ogni velleità bellica pur permettendo al giovane di avere un’educazione finalizzata alla difesa personale, grazie agli allenamenti di Shola, un domestico tuttofare dei duchi. Le tensioni che sconvolgono l’Europa alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, però, portano Orlando a dover fare una scelta e lui e la sua famiglia saranno, loro malgrado, coinvolti dagli eventi e dovranno fermare terribili criminali prima che sia troppo tardi.

Senza addentrarci troppo in spoiler, questo è un riassunto esaustivo della trama di Kingsman – Le origini, il nuovo film di Matthew Vaughn, basato sui fumetti di Mark Millar e Dave Gibbons e, nelle intenzioni, prequel di Kingsman – Secret Service e Kingsman – Il Cerchio d’oro. 

Nelle intenzioni, dicevamo, perché la nuova pellicola, pur volendo essere il punto di partenza per la storia che conosciamo noi sembra essere tutt’altro film. Quello che sorprende già dalle prime scene, per poi diventare più evidente durante tutta la pellicola è il brusco cambio di tono rispetto ai precedenti. Kingsman- Le origini, infatti, si mostra come un film più solenne, drammatico che cerca di mitigare gli scanzonati eccessi dei primi capitoli, anche per aver calato la narrazione in un contesto come quello del primo conflitto mondiale. Kingsman- Le origini mette in scena anche il rapporto padre-figlio che sembra riproporre lo schema a cui siamo stati abituati nei primi Kingsman, quel dualismo mentore-allievo tra Galahad e Eggsy. Quindi la conflittualità e la problematica della genitorialità che però subisce un brusco rovesciamento con un plot twist inaspettato. 

Nel film, le vicende personali e l’azione si intrecciano proprio con il macroevento storico dando vita a un ibrido che unisce action movie e war movie, perdendo però la giusta direzione nella seconda parte che è quella più problematica. Quello che dispiace del risultato finale di Kingsman-Le origini è sicuramente la perdita di un’identità stilistica che aveva reso iconici i primi capitoli della saga.

Buone le performance degli attori. Su tutti, è Ralph Fiennes a splendere e a cui spetta l’arduo compito di dover sostenere su di sé il peso della pellicola, soprattutto nella seconda parte. Menzione speciale per Tom Hollander, qui interprete di ben tre personaggi:  Re Giorgio V, Guglielmo II e Nicola II. Incredibile anche Rhys Ifans nelle vesti del monaco Rasputin, uno dei villain più credibili della pellicola, capace di oscurare anche quello principale, il misterioso manovratore dei fili che trama nell’ombra.

La pellicola, dopo essere slittata a causa del Covid, sarà nelle sale italiane da mercoledì 5 gennaio 2022 con Walt Disney Pictures

VOTO: ★★½


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