Argylle – La superspia, la recensione del film action con Henry Cavill

Seguici anche su:
Pin Share

Di Dario Ghezzi

Argylle è una spia sulle tracce di un misterioso sindacato che sembra invischiato in affari loschi. Proprio mentre è sul punto di scoprire la verità, però, accade qualcosa: scopriamo che Argylle è il protagonista di una serie di romanzi scritti dall’impacciata Elly Conway. La donna sta scrivendo il quinto libro della saga e decide di tornare a casa dei suoi genitori per completare l’opera. Tuttavia, sul treno accade qualcosa. Un uomo la avvicina e le dice che quello che scrive nei romanzi si trasforma, incredibilmente, in una sorta di profezia, assomigliando alla vita reale. Da quel momento per Elly comincerà un’avventura mozzafiato dove nulla è come sembra.

Questa è la trama di Argylle- La super spia, il nuovo film di Matthew Vaughn nelle sale dal 1 febbraio e che vede all’opera un cast stellare composto da Henry Cavill, Bryce Dallas Howard, Sam Rockwell, Dua Lipa, John Cena e Samuel L. Jackson e che si preannuncia come primo capitolo di una trilogia crossmediale. Infatti, il progetto prevede l’uscita anche di veri e propri romanzi letterari dedicati a questa spy story sui generis. Nel film di Vaughn, infatti, ci sono tanti elementi e identificare in Argylle – La super spia un unico genere letterario è quantomeno arduo. 

La pellicola, infatti, vuole raccontare quella materia che cerca di dissacrare e che affonda le sue radici nei film di James Bond e nei vari Mission Impossibile.I riferimenti cinematografici abbondano ed i temi cardine, infatti, ci sono tutti. Non mancano scene d’azione mozzafiato, inseguimenti, sciarade da decifrare e aggiunge anche altro, come ad esempio un velato romanticismo che l’avvicina a una commedia romantica, infarcita anche di road movie. Il film è ricchissimo di colpi di scena che, di volta in volta, stravolgono la storia e le certezze del pubblico e questo è un vero e proprio punto di forza nel film. Se la prima parte risulta più fluida, nella seconda c’è una forte accelerazione, dovuta anche a tutta la carne al fuoco messa sul piatto.

Quanto a Matthew Vaughn, già con Kingsman ha creato una sua cifra stilistica ben riconoscibile. Le scene di combattimento sembrano delle vere e proprie danze, danno vita a dei balletti armonici e mai sgraziati e, in più, in Argylle regala momenti e personaggi destinati a diventare iconici (come il gatto Alfie, altro protagonista della pellicola).

Argylle- La super spia, quindi, è un colpo andato a centro, seppur con i suoi limiti e con le sue sbavature, che potranno essere corrette nel proseguire della saga.

Argylle -La superspia debutta nelle sale italiane giovedì 1 febbraio con Universal Pictures

VOTO: ★★★


Pubblicato

in

da