Imaginary, la recensione del nuovo horror Blumhouse

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Jessica è un’autrice di una graphic novel che si trova in una profonda crisi creativa ed è tormentata da una serie di incubi riconducibili alla sua infanzia. D’accordo col marito, decide di trasferirsi con il marito e le figliastre nella sua vecchia casa da bambina. Una volta lì, la più piccola delle figlie, Alice, trova un orsetto di peluche che diventa il suo amico immaginario. Ben presto, però, la situazione assume un contorno sinistro e quello che è relegato nella fantasia può diventare un’oscura realtà.

Questa è la trama di Imaginary, diretto da Jeff Wadlow e prodotto dalla Blumhouse. Se un tempo, quest’ultima era considerata la casa di produzione dalle uova d’oro per quanto riguarda il genere horror, da un po’ fatica a produrre film credebili e avvincenti che possano davvero risultare una novità nel panorama. Al contrario di Night Swim, però, con Imaginary ci troviamo di fronte a un’opera che fa il giro su se stessa e in cui la qualità discutibile risulta, infine, per farlo diventare bello. La mediocrità vince.

E pensare che degli spunti buoni ce ne erano tutti. Anzi, in Imaginary ci sono tanti elementi che sarebbero potuti essere mescolati diversamente per poterli rimaneggiare anche in pellicole future, quasi estendendo tutto a una sorta di multiverso dell’orrore.

Abbiamo l’orsetto Teddy, oscure presenze, una casa fatiscente, mondi immaginari, e mostri notturni. Tuttavia, in Imaginary resta tutto confusionario e più che alle immagini visive, gran parte della storia (e della sua comprensione) viene affidata ai dialoghi, elemento nocivo per la mission dei film horror.

Gli stessi jump scare, distillati ogni tanto, perdono di forza e poco possono sopperire a una mancanza di fondo. Imaginary, quindi, accumula tutte queste idee senza calcare mai l’accelaratore ma lasciando che siano gli ultimi venti minuti a dover trovare una spiegazione plausibile per tutto quello messo in campo. E, purtroppo, questa spiegazione, non arriva.

Come dicevamo, però, facendo il giro il film non è totalemente da cestinare. Sicuramente siamo anche lontani da M3gan (senza voler scomodare Scappa – Get Out) ma la sua non estesa durata si confà a un piacevole diversivo serale.

Imaginary arriva nelle sale italiane a partire da giovedì 14 marzo con Eagle Pictures


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