Resta con me – La recensione del survival movie con Shailene Woodley e Sam Claflin

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Di Simone Fabriziani

Tami Oldham e Richard Sharp, una coppia di giovani, sono innamorati e pronti a trascorrere la vita insieme. Sono a bordo di uno yatch di lusso sotto il cielo blu di Tahiti quando scoppia una tempesta e Tami perde conoscenza. Al suo risveglio, lo yatch è stato distrutto e Richard è gravemente ferito. Senza mezzi di comunicazione e a settimane di distanza dal porto più vicino, Tami deve lottare per la sua vita e per quella dell’unico uomo che ha per lei importanza. Ispirato ad una straordinaria storia vera, Resta con me arriva nelle sale nostrane con 01 Distribution e Leone Film Group a partire da mercoledì 29 agosto.
Diretto dall’abile mano di Baltasar Kormàkur (il regista islandese di Everest), Resta con me racconta lo straordinario viaggio di sopravvivenza che Tami Oldham (Shailene Woodley) ha dovuto affrontare nelle insidiose acque del Pacifico a metà degli anni ’80; un storia vera di eroismo, amore e resilienza che ha fatto il giro del mondo e che Kormàkur narra con insospettabile maestria e coinvolgimento.
Intessuto in un parametro narrativo a cavallo tra presente del racconto e flashback del passato, il regista islandese di Everest fa tesoro delle lezioni imparata del survival movie in apertura alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia 72 e porta sul grande schermo un affresco vivido e commovente della straordinaria, seppur breve, storia d’amore tra Tami e Richard (l’attore britannico Sam Claflin).

In equilibrio dunque tra film di sopravvivenza al cardiopalma e tenero racconto di un colpo di fulmine, Resta con me gioca con intelligenza la carta del target del suo audience ideale: scaldare il cuore dei più inguaribile romantici senza dimenticare il senso del pericolo, della tensione del contesto narrativo.
In una discreta messa in opera di mescolanza di generi e pubblici, Resta con me di Baltasar Kormàkur non soltanto si appoggia al carisma delle due giovani star, ma compie una pregevole sintesi tra ambizioni da pellicola catastrofica e romantica love story. Senza sacrificare l’uno né l’altro elemento narrativo.

VOTO: 6,5/10


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