Roma 2019: The Aeronauts – La recensione dell’action ad alta quota con Eddie Redmayne e Felicity Jones

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Di Simone Fabriziani

Nel 1862, la ricca e giovane vedova Amelia Wren e l’ambizioso scienziato James Glaisher tentano di volare con la loro mongolfiera più in alto di chiunque altro. Il loro è un viaggio al limite della resistenza, dal momento che l’aria diventa sempre più rarefatta e le possibilità di sopravvivenza scarse. In anteprima italiana alla 14° Festa del Cinema di Roma, sbarca l’adrenalinico The Aeronauts, lungometraggio cinematografico del britannico Tom Harper.

Basato su un soggetto dello stesso Harper con Jack Thorne (qui anche sceneggiatore), il regista inglese che nasce dal piccolo schermo (sue le regie della miniserie War & Peace ed alcuni episodi della popolare Peaky Blinders) ingaggia un duetto di interpreti d’eccezione per mettere in scena lo storico raggiungimento scientifico attuato dallo studioso inglese James Glashier: dopo i fasti, e i premi, del biopic La teoria del tutto , dividono nuovamente la scena assieme Eddie Redmayne e Felicity Jones.

Se Redmayne veste i panni del pionieristico Glashier (il primo a battere nel 1862 il record di altitudine mai raggiunto dall’uomo fino a quel frangente di misurazione di atmosfera e umidità grazie al volo di una mongolfiera), la britannica Jones interpreta Amelia Wren, controparte femminile di finzione, una tra le uniche libertà narrative che si prende il film di Tom Harper e che inietta al suo lungometraggio una dose di femminismo e di “tostaggine” da parte della rappresentazione del gentil sesso in perfetta linea con i tempi che corrono oggigiorno.
Se quindi The Aeronauts “stravolge” alcuni degli accadimenti chiave dello storico volo in mongolfiera messo in atto da James Glashier per fini politically correct, non è da meno lo svolgimento e l’apparato narrativo del film: nonostante la chimica attoriale tra un sobrio Redmayne  e una spericolata Felicity Jones, The Aeronauts vive di tensione ed adrenalina che mai colma le lacune di un racconto ad alt quota che, seppur godibile, non può che ricordare titoli passati ben più riusciti come il Gravity di Alfonso Cuaròn.
The Aeronauts è di certo un commercial play ambientato in epoca vittoriana, inutile pretendere chiavi di lettura e livelli stratificati quando l’ambizione del godibile thriller ad alta quota distribuito in Usa da Amazon Studios è quello di celebrare la sete di conoscenza dell’essere umano raccontando un evento poco noto e sfruttando lo star power di due interpreti ben noti al pubblico generale, lo stesso che si divertirà di certo in sala, tra un brivido ad altezza atmosferica e l’altro, ma che allo stesso tempo conferma quanto Tom Harper, pur essendo un veterano della tv e avendo già esordio sul grande schermo con la commedia A proposito di Rose, sia ancora cinematograficamente immaturo e privo di “visione” registica per un progetto così ambizioso, in equilibrio tra grande intrattenimento e celebrazione dei traguardi meno noti della scienza.
VOTO: 6/10


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