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Di Simone Fabriziani
La principessa Diana trascorre le festività natalizie insieme alla famiglia reale nella tenuta di Sandringham nella contea di Norfolk. Durante il corso di un intenso fine settimana, maturerà la decisione di porre fine al suo matrimonio con il principe Carlo. In concorso alla 78° Mostra d’arte cinematografica di Venezia, torna il regista cileno Pablo Larrain dopo aver presentato al Lido con successo titoli come Post Mortem, Jackie ed Ema. Nonostante il paragone inevitabile ed ingeneroso con il biopic con Natalie Portman , Spencer è ancora più coraggioso.
Spencer è più coraggioso perché riesce a decostruire il mito di una delle donne più amate ed influenti del Novecento mettendo in scena il racconto dei tre giorni più difficili e decisivi di Lady Diana, quelli antecedenti la scelta di lasciare Carlo e vivere la sua vita liberamente, a modo suo, trasformandosi in una nuova icona per il popolo mediatico, forse ancora più, ancora più indelebile, ancora più immortale. Grazie alla regia sensibile e teatrale di Larrain e una sceneggiatura originale di Steven Knight, Spencer riesce a vincere anche la sua scommessa più grande: dare un volto definitivo ed indimenticabile di Diana grazie alla performance di un’inedita Kristen Stewart, perfetta nei panni della principessa del Popolo ben oltre la (poca) mera somiglianza fisica con il personaggio storico.
Proprio per questo motivo, l’attrice statunitense ha accolto la sfida di Larrain con coraggio e grande determinazione, vincendo le resistenze anche più strenue. La rivedremo agli Oscar probabilmente.
VOTO: 8
